Di padre in figlio, a Roma va in scena "Il rimpiazzo"

"Il rimpiazzo", Federico e Pino Le Pera_credits Ph. Cosimo Sinforini
Lo spazio di un teatro romano di padre in figlio. Atmosfera accogliente e familiare, non lontano dalla Basilica di San Giovanni in Laterano, per il debutto alla regia di Federico...

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Lo spazio di un teatro romano di padre in figlio. Atmosfera accogliente e familiare, non lontano dalla Basilica di San Giovanni in Laterano, per il debutto alla regia di Federico Le Pera. L'attore porta in scena “Il rimpiazzo”, pièce scritta dalla penna vulcanica di Giulia Fiume, compagna nella vita e sul palco, liberamente tratta dal romanzo “Il sostituto” di David Nicholls. Papà Pino Le Pera, direttore di produzione dello spettacolo, controlla ogni dettaglio prima di impugnare la spada della mise en scène e giocare con Federico, che pone sul capo una corona davanti ai flash. Alla première mamma Veronica Poniciappi, che nel foyer aspetta il suo Giampiero Ingrassia arrivato con la figlia Rebecca, e la sorella Martina. Nonno Tommaso, celebre fotografo dei grandi interpreti teatrali fra cui l’indimenticata Mariangela Melato, si intrattiene con Leo Gullotta e Fabio Grossi. In fila al botteghino Massimiliano Bruno e Sara Baccarini. Manuel Paruccini, che guida la direzione artistica della sala di via Locri, fa gli onori di casa affiancato da Antonella Granata e riceve l’étoile Gaia Straccamore.

Volti noti si alternano nel parterre. Ci sono Rossella Brescia e Luciano Cannito, Matteo Nicoletta si fa strada sul monopattino. Ivan Castiglione e Matteo Tarasco non rinunciano agli scatti di rito. La nuova stagione, un intenso lavoro di adattamento testuale nato durante il lockdown. «In anteprima una storia semplice, brillante e delicata, che parla d’amore e umanità, di riscatto, strategia e crudeltà. Lo sfondo? Il mondo dello showbiz», spiega dietro le quinte la protagonista Fiume accanto agli altri attori del cast Kabir Tavani ed Eugenio Mastrandrea. È di Veronica Stradella, invece, la voce fuori campo della produzione H501 di Andrea Schiavo, visibile fino a domani.

Si alza il sipario. Steven (Tavani), 35 anni, rincorre il sogno di diventare una star. Proprio come John Harmond (Mastrandrea), che al contrario ha già raggiunto traguardi stellari a Hollywood, nonché a Londra dove recita al momento, e ha una moglie ideale, Nina.

I destini dei due si incrociano, poiché il primo è l’alter ego del secondo nel caso in cui qualcosa dovesse andare storto. Toni comedy e romantici, poi il colpo di fulmine: “Steve” si innamora della donna del suo rivale. «Citando Cotrone ne “I giganti della montagna” di Luigi Pirandello, chi aspira all’alto, è pronto a tutto. Così i nostri personaggi innescano una realtà machiavellica che mostra gli aspetti più oscuri, ma anche nobili, dell’animo umano. Il mestiere, la città, il tempo e i costumi sono solo un pretesto della narrazione che smuove le coscienze di tutti», sottolinea il regista al suo esordio. Pubblico divertito, applausi d’obbligo.

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Il Messaggero