Sul suo conto sul web, oltre al curriculum televisivo, troverete sempre due cose: che ha studiato filosofia a Londra e che discende dal conte Ugolino. Il cognome è della...
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Perché non l'ha scritto da solo?
«Ho scelto la formula reality, con lo scrittore che mi ha seguito e ha documentato le mie conversazioni insensate e superficiali».
Ci fa, ma non ci è. Perché?
«Così risulto antipatichino».
A chi, esattamente?
«Ai grillini e quelli con i forconi in generale: chi ce l'ha con i musulmani, chi mi considera gay comunista e chi fascista. Online le persone sono molto confuse».
Perché le piace tanto parlare di soldi?
«Perché è il più grande tabù del mondo, e io non ne ho».
Allora quanto guadagna?
«Ho le mani bucate. Sono pieno di debiti con gallerie, sarti ho l'indole della duchessa francese del 700».
Meglio fama o denaro?
«Denaro».
Per quanto sparirebbe dalla tv?
«Per 10 milioni molto volentieri».
La cosa più bella del suo ultimo anno di giovinezza?
«Vedere finalmente la Giamaica e incontrare, nella puntata con Valeria Marini, gli oppositori politici del presidente ugandese Museveni»
Quanto le piace mascherare l'impegno con il trash?
«Detesto quelli sfacciatamente impegnati. Invece io con la Marini e la scusa dell'intrattenimento mostro gli attivisti per i diritti dei gay nel paese più omofobo del mondo, l'Uganda».
Il programma più brutto che ha fatto?
«Boss in incognito: la gente si commuoveva, e le emozioni sono fuori dalle mie corde».
Il Messaggero