David Gilmour incanta il Circo Massimo: «Grazie per essere qui nonostante la partita»

David Gilmour incanta il Circo Massimo: «Grazie per essere qui nonostante la partita»
Due brani del nuovo album e poi subito un salto nel passato, quello che ha fatto la storia della musica. Una precisione chirurgica quella di David Gilmour sul palco del Circo...

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Due brani del nuovo album e poi subito un salto nel passato, quello che ha fatto la storia della musica. Una precisione chirurgica quella di David Gilmour sul palco del Circo Massimo di Roma per la prima data italiana del «Rattle That Lock Tour» che porterà l'artista anche all'anfiteatro di Pompei, dopo il leggendario concerto del 1971, e all'Arena di Verona. «Wish you were here», terzo pezzo in scaletta, scalda da subito l'atmosfera e le emozioni dei fan che, per il concerto romano del Postepay Sound Rock in Roma, sono tutti seduti. Così ha voluto il chitarrista della band di «The Dark Side Of The Moon» per il suo live di musica e spettacolo per cui sono accorse 13.500 persone, per il 60% provenienti da fuori Roma e per il 25% dall'estero, in particolare da Israele, dal Regno Unito, dagli Stati Uniti, dicono gli organizzatori. Dal nero di una scenografia del tutto minimal, emerge il consueto cerchio illuminato, come un oblò da cui guardare da vicino le mani dell'artista sulla sua chitarra e il mare di suggestioni di quello che è un viaggio, una crociera musicale oltre confine. I suoni dei 20 brani in scaletta sono prodotti con una perfezione che solo i grandi artisti sanno raggiungere. Accompagnato dal chitarrista Chester Kamen e dal sassofonista Joao Mello, David Gilmour mescola brani dell'ultimo album come «A boat lies waiting» e «In any tongue», scritti da sua moglie Polly Samson, la donna con cui da più di vent'anni condivide esperienze d'arte e di vita, e il memorabile repertorio dei Pink Floyd, con canzoni come «Money», «On an Island». Ora questo pezzo «avrà tutto un altro significato», aveva detto un giorno fa annuendo alle parole di «disgusto» di Polly per i risultati del referendum britannico, ma la storia non si può cancellare. Quella storia per cui il pubblico ha scelto di rinunciare ai quarti di finale degli Europei di calcio: «Grazie di essere qui malgrado la partita», ha detto Gilmour alla fine del primo set del concerto. E proprio durante l'intervallo, il pubblico esulta per il goal dell'Italia e si lascia andare a un breve coro calcistico. Poi il concerto riprende e la musica prende il sopravvento.


Brani da «The division bell», «Atom heart mother», «Delicate sound of thunder», «The piper at the gates of dawn» e dall'album pubblicato a settembre scorso che ripercorre tutti i pensieri che attraversano una giornata. Cala il silenzio su «Sorrow» per poi riprendere ritmo sulle note di «Run like hell». Il pubblico si alza in piedi, alcuni cercano di avvicinarsi al palco ma vengono ostacolati dalla sicurezza. La fibrillazione si trasforma in estasi e l'immensa area del Circo Massimo sembra essere un luogo fuori dal tempo. Dal palco Gilmour saluta il pubblico: «Troppo gentili», dice, in italiano. Il viaggio giunge al suo culmine e le emozioni si diluiscono «come una nave distante che sfuma oltre l'orizzonte».
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Il Messaggero