I David di Donatello puntano sul musical: favorito "Ammore e malavita"

I David di Donatello puntano sul musical: favorito "Ammore e malavita"
Il musical dei Manetti Bros Ammore e malavita è il favorito dei David di Donatello 2018: con 15 candidature, domina le cinquine del premio riservato al cinema italiano che...

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Il musical dei Manetti Bros Ammore e malavita è il favorito dei David di Donatello 2018: con 15 candidature, domina le cinquine del premio riservato al cinema italiano che verrà consegnato il 21 marzo e, dopo due anni di gestione Sky, è tornato nelle braccia della Rai. Vuoi mettere la visibilità che avrà da noi, tagliano corto in Viale Mazzini. La cerimonia verrà trasmessa in diretta sulla prima rete, officiante Carlo Conti che promette «una serata-evento, improntata alla celebrazione e alla sacralità del nostro cinema», sarà spalmata su tutte le piattaforme Rai, Radio2 e Rai Movie che seguirà in tempo reale il red carpet.

In lizza come miglior film ci sono anche il cartoon dark La Gatta Cenerentola realizzato dalla factory napoletana Mad, il realistico A Ciambra di Jonas Carpignano (7 nomination ciascuno), il drammatico La tenerezza di Gianni Amelio e il biopic Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli (entrambi 8). È il trionfo di RaiCinema, che battezza tutti e cinque i finalisti e colleziona 68 nomination su 127.

LA POLEMICA
Ed ecco servita la «varietà e la diversità» del cinema italiano, come sottolinea la neo-presidente del David Piera Detassis, che annuncia cambiamenti per garantire al riconoscimento orchestrato per 60 anni da Gian Luigi Rondi e appena trasformato in Fondazione «la massima rappresentatività e trasparenza». Significa che, oltre al sistema di voto, andrà riformata anche la giuria ingolfata di estranei come commercianti, manager, amici di e figli di. La prova? La polemica di Ficarra e Picone che, pur essendo campioni d'incasso dell'ultima stagione con L'ora legale, non figurano tra i candidati: «Già da tre anni abbiamo rinunciato al ruolo di giurati dei David non riconoscendoci nel metodo di votazione», hanno spiegato i due artisti siciliani. «Per coerenza non abbiamo iscritto L'ora legale al concorso. Non critichiamo il premio in sé, anzi, ne riconosciamo l'importanza e il prestigio. Non condividiamo però un meccanismo di votazione che spesso ha prodotto situazioni paradossali».
Candidati al David per la migliore regia sono Carpignano, i Manetti Bros, Amelio, Ferzan Ozpetek (il suo Napoli velata ha avuto 11 candidature) e Paolo Genovese per The Place (8). In cinquina come registi esordienti Andrea De Sica, Roberto De Paolis, Cosimo Gomez, Andrea Magnani, Donato Carrisi. Attori protagonisti: la lotta sarà fra Antonio Albanese, Alessandro Borghi, Valerio Mastandrea, Nicola Nocella, Renato Carpentieri. Tra le attrici, se la giocheranno Paola Cortellesi, Jasmine Trinca, Valeria Golino, Giovanna Mezzogiorno, Isabella Ragonese.

ARTE E QUALITÀ

Per il direttore di RaiUno, Angelo Teodoli, il David s'inserisce nel «nuovo corso» della rete decisa a puntare «su qualità e arte». Detassis vuole estendere a tutto l'anno l'attività del David, «un volano per l'industria». I candidati saranno ricevuti dal Presidente Sergio Mattarella che offre l'alto patronato al premio. Intanto, si afferma una certezza: lasciandosi alle spalle l'orribile 2017 in cui sono precipitati gli incassi e la quota di mercato, il cinema italiano ha un disperato bisogno di rilancio. Anche l'enfasi di un premio può dargli una mano. Almeno si spera.
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Il Messaggero