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Cento progetti tra musica, danza, teatro, arti digitali e creazione per l’infanzia per 300 repliche in 20 spazi della capitale, ospitando circa 700 artisti provenienti dall’Italia e da tutto il mondo. Romaeuropa si prende la città «e torna a disegnare uno spazio aperto», spiega Fabrizio Grifasi, direttore generale e artistico del Festival «per il confronto tra generazioni e pratiche artistiche, un luogo di condivisione e festa, leggerezza e meraviglia, scoperta dei nuovi linguaggi e del patrimonio culturale nazionale ed europeo».
L’APERTURA
L’inaugurazione della 39esima edizione (la40esima coinciderà con il Giubileo), il 4 settembre, all’Opera di Roma (prima pagina di una nuova collaborazione), con il Ballet de l’Opéra de Lyon che abbina Mycelium, del coreografo greco Papadopoulos, e Biped, del padre della modern dance Cunningham, in dialogo con le musiche di Gavin Bryars, in scena con il suo ensemble.
I CERAMISTI
Tra le proposte internazionali, i franco-catalani Baro d’Evel (nel loro Qui Som, all’Argentina il 26 settembre, musicisti, acrobati ma anche ceramisti con forni e crete), Amos Gitai che nella sua House sempre all’Argentina (8 ottobre), raduna sul palco musicisti da tutto il medio Oriente. Mohamed El Khatib che narra l’amore di coppie tra i 74 e il 102 anni (9/10 novembre al Vascello). Gorges Ocloo con The Golden Stool (Argentina il 18 ottobre). E Notte Morricone, omaggio al compositore che intreccia la creatività del coreografo spagnolo Marcos Morau e i danzatori dell’Aterballetto (24/26 ottobre all’Argentina). I BILIARDINI Contaminazioni musicali e letterarie in Bello Mondo di Mariangela Gualtieri, Uri Caine e Paolo Fresu (24 settembre all’Argentina), nel concerto Ascoltare gli alberi di Vasco Brondi (11 ottobre Auditorium) e nell’Ultimo Viaggio di Sindbad della compositrice Silvia Colasanti (Opera di Roma, 16/23 ottobre) ispirato al testo di Erri De Luca. Ma anche con il calcio-balilla: nell’evento di Tempo Reale (fondato da Berio), le partite a biliardino dialogano con l’elettronica (11/13 ottobre al Mattatoio). Alien Pop con la band culto tedesca Einstürzende Neubauten (1 ottobre all’Auditorium), creatività emergente alla Pelanda, le tendenze della canzone italiana LineUp! di Antonaci e Di Giovanni), il mondo virtuale in Digitalive, Kids & Family per bambini. Fino al gran finale, 17 novembre, nel nome di Sakamoto, con Noto e Fennesz.
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