“Nuit Romaine”, Eleonora Abbagnato con 90 abiti Dior in un film girato a Palazzo Farnese: da domani sui social, danza con gli affreschi dei Carracci

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Costumi dipinti a mano, intarsi di pizzo, cascate di perle, drappeggi e plissettature, decori che riproducono gli affreschi dei Carracci, ma anche jeans, t-shirt, sneackers. Sono novanta i “tutù” che Dior ha creato per il corpo di ballo del Teatro dell’Opera, più 3 abiti haute couture per le scene nel salone d’Ercole e per volare sulle altalene del giardino di Palazzo Farnese. Arriva il 29 aprile, in occasione della giornata Internazionale della Danza, sul canale YouTube della maison francese e sulle piattaforme di social media dell’ambasciata di Francia in Italia e del teatro dell’Opera di Roma, un sogno trasformato in un film, Nuit Romaine, che intreccia la sapienza dell’atelier francese e della sartoria del Teatro dell’Opera, dell’étoile Eleonora Abbagnato con i suoi danzatori del Costanzi. E dell’ambasciata di Francia che ha aperto le porte del Palazzo di piazza Farnese, trasformandolo in un set, per ribadire il profondo legame culturale che unisce i due Paesi e l’impegno a sostenere progetti innovativi, con spirito contemporaneo.

IL COREOGRAFO PRELJOCAJ

«Ho seguito le tracce che hanno lasciato i secoli, il profumo che avvolge una storia o un luogo, per restituire vita a queste sensazioni con i corpi dei miei interpreti», ha spiegato Angelin Preljocaj, francese di origine albanese, 64 anni, autore di oltre 50 lavori che hanno scritto la storia della danza contemporanea, e di questo progetto creato in dialogo con Maria Grazia Chiuri, direttrice artistica di Dior, che aveva già collaborato con il Costanzi per il balletto Nuit Blanche.

Christian Dior amava la danza e Chiuri, di origine romana, ha raccolto l’eredità  fondatore della maison di Lvmh, moltiplicando le occasioni di sinergia tra danza e moda, e le collaborazioni con Eleonora Abbagnato che nel film interpreta la dea della notte Nox, accompagnata dal primo ballerino Friedeman Vogel. «Ero a Parigi, più di un anno fa con Preljocaj», racconta Abbagnato, «per il mio addio all’Opéra avevo pensato di proporre il suo Le Parc che adoro. E così abbiamo comunque avuto modo di cominciare a immaginare questo incontro romano, tra Italia e Francia». «Sono venuto a Roma», aggiunge Preljocaj, «ho dormito proprio a Palazzo farnese e le suggestioni sono diventate coreografia».

Nascosti da pannelli “ballerini” che ricordano gli arazzi e i decori del pavimento del palazzo, emblema del Rinascimento, braccia e gambe di danzatori, passo dopo passo, immagine dopo immagine, prendono vita. E da tableau vivant si trasformano negli spiriti segreti e misteriosi di una Notte romana. «Al volgersi del giorno», spiega il coreografo, «la dea della notte, Nox, si trova a sorprendere i personaggi enigmatici che hanno abitato il palazzo. Papi, duchi, nobildonne che hanno vissuto in queste sale nei secoli. Ammalia gli ospiti trasportandoli in una suite di danze», aggiunge Preljocaj che ha già diretto i danzatori romani («molto sensibili ed emotivi, si accendono subito») nel 2016 e nel 2017 negli spettacoli Empty Moves, Le Parc, Annonciation e una Biancaneve “dark”, vestita da Jean Paul Gaultier.

Carracci

E ora firma questo progetto tra moda, cinema e danza, «il più spericolato», conclude Preljocaj «in un luogo che è stato motivo di creazione e d’ispirazione per molti artisti, dai Carracci fino a Balthus: cinque i giorni di riprese, in spazi trasformati in vetrine narrative, cercando di addomesticare anche con un po’ di umorismo e incursioni nel contemporaneo, la solennità di questo posto».

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Il Messaggero