Verso il tutto esaurito per il concerto dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Fabio Luisi, al pianoforte Lilya Zilberstein, che inaugura la quinta...
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Al suo debutto a Siena, Luisi dirige la Sesta Sinfonia in fa maggiore, op. 68, Pastorale di Ludwig van Beethoven, un’opera che a inizio Ottocento inaugurava un nuovo capitolo nella storia dei rapporti tra musica e natura, eletto tema del festival quest’anno.
Debutta con Luisi, assieme all’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, la pianista moscovita Lilya Zilberstein, protagonista del Concerto per pianoforte e orchestra in si bemolle minore n.1, op.23 di Piötr Illič Čiaikovkij, alla cui partitura, spavalda e intrisa di pathos russo, conferirà la sua magistrale impronta interpretativa.
«Il programma del concerto inaugurale anticipa l’indirizzo tematico dell’intero Festival», afferma il Direttore Artistico Nicola Sani, «Il suono del nostro tempo è in gran parte inedito ed artificiale, un intreccio delle rapide trasformazioni che la tecnologia ha prodotto; il suono della natura è immerso nel paesaggio sonoro di oggi, che richiede un’attenzione e una riflessione nuova, fin dentro le problematiche dell’ecologia acustica. Scriveva il grande compositore Olivier Messiaen, cui è dedicato uno degli eventi del Festival: Non mi resta che cercare la verità, il volto della musica perduto da qualche parte nella foresta, nei campi, nelle montagne, o sulla spiaggia, tra gli uccelli». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero