Aderire alle iniziative di un movimento politico è, di solito, una questione che prescinde dalla passione per la musica. Alle volte, però, potrebbe essere il caso di aderire a...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Rudy non è un giovanotto. Ha 64 anni, e da tantissimo tempo esegue il suo blues con grande forza trascinante e il suo stile chitarristico graffiante. Mostri sacri come Peter Green, Allman Brothers, Brian Setzer, B.B. King e John Mayall sono soltanto alcuni dei musicisti con I quali Rudy ha collaborato o incrociato il suo percorso in concerti dove è stato invitato e dove ha avuto modo di raccogliere sempre grande testimonianza nei confronti della sua arte.
Ha iniziato a suonare all'età di 14 anni in Svizzera dove la famiglia era emigrata all'inizio degli anni Sessanta. A Verona iniziò la sua carriera e finalmente nel 1987 mise in piedi la sua band della quale, tra cambiamenti di formazione, è ancora frontman di grandissimo impatto.
Con la prematura scomparsa di Roberto Ciotti, il blues italiano ha indubbiamente perso un nome di punta. Ma è proprio grazie ad artisti come Rudy Rotta che questa musica può continuare a emozionare e a dimostrare che anche gli artisti italiani ne possono essere alfieri rappresentativi e di alto livello. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero