Ciak si gira: spot d'autore per Viterbo, da palazzo dei Papi alle terme

Una scena di "Luce a cavallo" (Foto Ignazio Oliva)
Uno spot d'autore, ovvero un progetto cinematografico che metterà in luce quanto di unico c'è nella Tuscia viterbese. ...

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Uno spot d'autore, ovvero un progetto cinematografico che metterà in luce quanto di unico c'è nella Tuscia viterbese.


Lo sta realizzando in questi giorni il regista Raffaello Fusaro, con il sostegno dalla Regione e il supporto della Fondazione Film commission di Roma e del Lazio. Ecco la faccia buona del territorio: dentro ci sono piazza San Lorenzo con il palazzo dei Papi, la sala Regia, le terme. Terme dei Papi per la precisione tra l'altro partner dell'iniziativa perché quelle del Bullicame, citate da Dante nella Divina Commedia, ora come ora, non rappresentano affatto un bello spot, visto che sono a secco da anni. Ci sono collaborazioni prestigiose: le immagini sono infatti prodotte da Elda Ferri, produttrice de La vita è bella, in collaborazione con Op!en. E anche Caffeina sta collaborando.

Il protagonista è Ignazio Oliva: verrà raccontato il caleidoscopico percorso di un attore dentro un labirinto di panorami, arte e letteratura. Lo scopo? Eccolo spiegato dal regista. «L'obiettivo dice Fusaro - è realizzare a breve un film che racconterà una parte dell'Italia unica, mostrandone le unicità in modo innovativo e contemporaneo. La luce e il silenzio, l'ascolto e lo sguardo: questi i sensi che stanno guidando il nostro percorso dentro l'anima di questa regione. E' un progetto complesso a cui stiamo dedicando tutto il nostro impegno. Solo ripartendo dall'intelletto e dall'interpretazione dei luoghi che abitiamo oggi si può immaginare un futuro».

L'idea era nata con Giacomo Barelli, quando era assessore conunale al Tursimo, e si sta concretizzando adesso. «E' bellissimo conoscere, scoprire e ritornare nei luoghi così belli ed emozionanti della Tuscia. Da subito - spiega Oliva - ho aderito al progetto di Raffaello, sia per il piacere di lavorare con un regista così talentuoso, che per dar corpo, voce e immagini alle emozioni che la Tuscia riesce a dare».
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Il Messaggero