La leggenda narra che, dalla finestra del Casale del ‘500, sua residenza estiva, Papa Pio V ebbe la visione della vittoria di Lepanto. Fra le architetture nel verde di via...
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Se sul red carpet i migliori attori protagonisti Alessandro Borghi e Marianna Fontana catturano l’attenzione dei fotografi, non si fanno attendere i migliori non protagonisti come Marina Confalone. Ci sono Saverio Costanzo, vincitore del Ciak speciale per la serie “L’amica geniale”, con Alba Rohrwacher. Award per l’opera prima a “Sulla mia pelle” di Alessio Cremonini, che indossa la t-shirt del Cinema America, mentre la migliore pellicola dell’anno è “Dogman” di Matteo Garrone, che trionfa con sei Ciak d’Oro. Gioisce Marcello Fonte, premiato come “personaggio più sorprendente”. La migliore regia è invece di Mario Martone per “Capri-Revolution” durante la serata condotta da Alessio Viola sotto lo sguardo del nuovo direttore del magazine Flavio Natalia e dell’editrice Daniela Santanchè con Dimitri d’Asburgo Lorena. Il presidente dell’università Vincenzo Scotti fa gli onori di casa, seguito dalla presidente e dal direttore generale Gem, Vanna Fadini e Maurizio Venafro, dal rettore Claudio Roveda e dal dg della Link Pasquale Russo. Si intrattiene con i vip la responsabile relazioni internazionali Alessandra Liccardo. Daniele Ciprì si aggiudica il Ciak d'oro per la miglior fotografia per “La paranza dei bambini”, poi le rivelazioni Francesco Di Napoli e Alice Pagani, gli awarded Enzo Avitabile e Costanza Quatriglio, premi ai produttori Andrea Occhipinti, Luigi e Olivia Musini. Tutti attendono Nanni Moretti per il Ciak d’Oro Classic e Christian De Sica. Premio Ciak Alice Giovani, in collaborazione con Alice nella Città, a “Manuel” di Dario Albertini. “Suspiria” vince per i costumi di Giulia Piersanti e per il Miglior Manifesto. Per la prima volta, inoltre, un Ciak va all’estero grazie al lancio italiano di “Bohemian Rhapsody”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero