“Colori dei Romani. Mosaici dalle Collezioni capitoline”, la prima mostra a riaprire alla Centrale Montemartini

Un mosaico in mostra
Il grande veliero punta dritto verso la costa. Le vele sono gonfie, i mozzi pronti a lanciare cime e scialuppe. A segnare la via, sulle tessere color blu intenso del cielo,...

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Il grande veliero punta dritto verso la costa. Le vele sono gonfie, i mozzi pronti a lanciare cime e scialuppe. A segnare la via, sulle tessere color blu intenso del cielo, è il faro del porto di Ostia. Molto probabilmente, realizzato a imitazione di quello di Alessandria d’Egitto. E' così che il ricco Claudius Claudianus, illustre personaggio di origine africana che rivestiva anche numerose cariche politiche sotto Settimio Severo e Caracalla, celebrava in suoi fruttuosi commerci transmarini adornando di mosaico le pareti della sua ricca domus romana. Oggi, quel capolavoro, realizzato tra la fine del II e i primissimi anni del III secolo d.C. e rivenuto tra il 1875 e il 1901 durante i lavori per l’apertura di Via Nazionale, campeggia nelle sale di Colori dei Romani. Mosaici dalle Collezioni capitoline, tra le prime mostre ad aprire nella capitale dopo le settimane di chiusura forzata, dal 27/4 al 15/9 alla Centrale Montemartini, con un centinaio di opere fino a oggi custodite nei depositi capitolini. «Una mostra importante, con un allestimento molto scenografico - racconta la sovrintendente Maria Vittoria Marini Clarelli - e che si inserisce nei festeggiamenti per i 150 anni di Roma Capitale, perché quasi tutte le opere esposte furono ritrovate dopo il 1870». «Quando poi l’Antiquarium del Celio venne chiuso - aggiunge Claudio Parisi Presicce, curatore della mostra con Nadia Agnoli e Serena Gugliemi - rimasero per lo più chiuse nei depositi». Studiati e restaurati, quei mosaici oggi ritrovano affreschi e sculture con cui arredavano gli edifici di provenienza in 4 sezioni tematiche: L’arte del mosaico presso i romani; vivere e abitare a Roma tra la fine dell’età repubblicana e l’età tardo-antica, ovvero le dimore di lusso e i contesti domestici; gli spazi del sacro e la basilica Hilariana; i mosaici degli edifici funerari. 

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Il Messaggero