Cento opere per 50 anni di carriera: Marina Abramovic si mette in mostra a Firenze

Una delle opere di Marina Abramovic in mostra a Palazzo Strozzi a Firenze
Oltre 100 opere tra dipinti, video, installazioni e performance: è “The Cleaner”, prima grande retrospettiva italiana dedicata all'artista di origine serba...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Oltre 100 opere tra dipinti, video, installazioni e performance: è The Cleaner, prima grande retrospettiva italiana dedicata all'artista di origine serba Marina Abramovic, dal 21 settembre al 20 gennaio in Palazzo Strozzi a Firenze.


L'esposizione si propone di ripercorrere le tappe salienti di cinquant'anni della carriera artistica di Abramovic con una selezione dei suoi lavori più significativi, arricchita dalla riproposizione, effettuata da artisti selezionati per l'evento, delle performance che più l'hanno resa celebre in oltre cinquanta anni di carriera artistica. Le esibizioni, che impiegano attori e coreografi professionisti, verranno ripetute ogni giorno della durata della mostra.

Organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e curata dal direttore generale dell'ente Arturo Galansino,
The Cleaner ha come main sponsor Unipol; a presentarla, oggi a Firenze, oltre alla stessa Marina Abramovic e a Galansino, sono stati, tra gli altri, anche il sindaco Dario Nardella, la presidente della Regione Monica Barni. L'esposizione è la prima retrospettiva che Palazzo Strozzi dedica ad una donna artista, ma, si è augurata Abramovic, «spero che tante altre possano seguire dopo la mia». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero