Se la recensione non fa più vendere ci pensa la rete, ecco il passaparola 2.0

Se la recensione non fa più vendere ci pensa la rete, ecco il passaparola 2.0
Come dar torto a chi giudica le recensioni letterarie poco attendibili? A parte gli spazi sempre minori in cui vengono relegate nei giornali, non è un mistero che spesso siano...

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Come dar torto a chi giudica le recensioni letterarie poco attendibili? A parte gli spazi sempre minori in cui vengono relegate nei giornali, non è un mistero che spesso siano soltanto uno scambio di favori o un regolamento di conti. Che siano elogi (sempre di più) o stroncature (sempre di meno), alla base c’è quasi sempre un gigantesco conflitto d’interesse.




L’esempio di una recensione tipo è il seguente: autore x promuove libro appena uscito di autore y, che pubblica per la sua stessa casa editrice ed è anche suo amico. Tuttavia anche la presunta trasparenza del giudizio in rete - la passione dei lettori veri che devono aprire il portafoglio per comprare un libro - si è trasformato in un grande caos incapace di organizzare delle opinioni credibili, un ammasso di stelle e “Like” in cui è sempre più difficile orientarsi.



A salvarci da questa impasse, forse, è spuntata una donna al di sopra di ogni sospetto, che non lavora nell’editoria, non è neanche un critico e neppure una giornalista. La sua scheda anagrafica si può brevemente riassumere così: biologa, moglie e mamma palermitana. Si chiama Maria Anna Patti e ha sempre avuto una passione sviscerata per la lettura. E ora questa passione l’ha condivisa su Twitter con altre 30.000 persone circa (ma il numero è in costante aumento), curando l’account @CasaLettori. Per molti il suo spazio si pone come cerniera ideale tra la vecchia recensione professionale dei giornali e l’impulsività fin troppo orizzontale e democratica di quei lettori che on-line sparano a zero anche su Omero o Dante.



com’è che la passione della lettura l’ha incoronata regina del passaparola 2.0? Cosa è successo?

Ha funzionato perché i lettori a @CasaLettori si sentono liberi di promuovere i libri che amano. L’hashtag è un pretesto che crea interazione letteraria. E’ bello leggere il dibattito tra lettori su un autore o un libro. Quando parlo di famiglia a proposito di @cCasaLettori ne sono davvero convinta: è incontro, emozione, passione.ù



Come funziona esattamente @CasaLettori su Twitter?

Ogni giorno propongo un itinerario letterario o artistico. La risposta è pazzesca, mi arrivano dalle 150 alle 200 notifiche al minuto. Spesso l’hashtag è proposto dagli stessi lettori e blogger. Tutti devono sentirsi protagonisti. Sono sempre stata una lettrice appassionata e finalmente ho realizzato il sogno di una comunità di lettori. Non amo la parola “follower”, non ha niente a che vederecon la mia idea di interazione.



La sua credibilità si basa proprio sulla passione senza secondi fini. Ha iniziato a subire il corteggiamento da parte degli editori? Le spediscono i libri gratis?

I libri li compro perché anche questo è gesto d’amore nei confronti dello scrittore e della parola scritta. Certo, adesso ho la stima degli editori, ma l’ho conquistata giorno dopo giorno.



Progetti futuri a @CasaLettori?


Tantissimi, ogni giorno praticamente mi metto in discussione. Al posto delle tweet-interviste ci sarà uno spazio dedicato nel mio blog, anche per dare agli scrittori che non sono sui social la possibilità di proporsi. Portare i libri in tendenza Twitter quasi ogni giorno mi dà una gioia infinita. L’obiettivo è far innamorare della parola scritta. Da siciliana credo che solo attraverso la cultura ci potremo liberare da tante schiavitù.



@LuRicci74 Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero