Capossela, blitz di studenti sul palco a Pisa: concerto interrotto. Il cantante: «Siamo tornati agli anni '70»

Capossela, blitz di studenti sul palco a Pisa: concerto interrotto. Il cantante: «Siamo tornati agli anni '70»
Bufera politica su una rassegna di eventi promossa dal Comune di Pisa la cui organizzazione è stata affidata a una società privata. Ieri sera oltre un centinaio di...

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Bufera politica su una rassegna di eventi promossa dal Comune di Pisa la cui organizzazione è stata affidata a una società privata. Ieri sera oltre un centinaio di studenti del collettivo universitario antagonista Exploit ha fatto irruzione in piazza dei Cavalieri dove era in corso il concerto di Vinicio Capossela, interrompendone lo svolgimento per alcuni minuti, per protestare contro il caro-biglietti e per il fatto che, lui icona della sinistra radicale, «si esibisse per la Lega che governa la città». Immediata la replica del sindaco Michele Conti che ha definito l'episodio «un atto di squadrismo senza alcuna giustificazione, portato avanti da chi farebbe bene a inventarsi la macchina del tempo per tornare agli anni Settanta».

 


Nel caos della serata anche Capossela, dopo aver dato la parola a una delegazione dei contestatori, aveva commentato dal palco: «Ecco siamo tornati agli anni Settanta», per poi proseguire affermando che Pisa, con la sua Torre, «aveva saputo costruire un'imperfezione su un equilibrio che l'ha resa celebre nel mondo». Il collettivo exploit ha rivendicato l'azione di ieri definendola «un atto di disobbedienza nei confronti delle politiche di chiusura e di privatizzazione dei luoghi pubblici della città, ma per noi le piazze, in quanto pubbliche e mantenute con i soldi delle tasse di tutti, devono costituire un luogo di ritrovo e di cultura senza che ci siano barriere economiche, alte o basse che siano e anche Capossela e il suo gruppo hanno mostrato di sostenere le nostre motivazioni». Nel pomeriggio fa però discutere anche un post sul suo profilo facebook del chitarrista di Capossela, Peppe Frana che evoca l'immagine della forca per i leghisti. E che poi però si corregge: «non lo penso davvero, è un'iperbole. Ovviamente si procederà per fucilazione, mica siamo nel medioevo. Non si può proprio più scherzare». Parole che il sindaco Conti ha preferito non commentare, così come ha fatto lo stesso Capossela interpellato attraverso il suo ufficio stampa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero