Cannes, nuovo incarico per Christine Aimé dirigerà le "Memorie del Festival"

Christine Aimé
Nuovo incarico per Christine Aimé, per 25 anni mitica capo della comunicazione del Festival di Cannes: andrà a dirigere un nuovo progetto, intitolato “Memorie...

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Nuovo incarico per Christine Aimé, per 25 anni mitica capo della comunicazione del Festival di Cannes: andrà a dirigere un nuovo progetto, intitolato “Memorie del Festival” e destinato a riorganizzare gli archivi e la documentazione del Festival in vista delle celebrazioni per il 75mo anniversario che cadrà nel 2022. Al suo posto è stata nominata Aïda Belloulid, classe 1989, nata a Nancy e un passato di addetta stampa di film e registi, soprattutto presso Le Public Système di Bruno Barde. Si occuperà in via prioritaria della stampa scritta internazionale e francese, sarà l’addetta stampa del Festival e avrà la responsabilità degli accrediti, delle proiezioni e delle conferenze stampa. Fréderic Cassoly e Clément Lemoine, al suo fianco, rimangono responsabili della stampa audiovisiva.

La notizia del cambio di incarico di Christine Aimé, per tanti anni punto di riferimento preziosissimo per i giornalisti del mondo intero, ha fatto il giro del pianeta ed è stata accolta con sorpresa e, come scrive l’autorevole Screen International, non senza costernazione: l’ex capo della comunicazione della rassegna cinematografica più importante e “mediatica” del mondo ha infatti lavorato duramente, ma sempre con i nervi saldi e il sorriso sulle labbra, per garantire la migliore informazione possibile sul Festival che accoglie ogni anno 4mila giornalisti della carta stampata e 2mila professionisti dell’audiovisivo. Un Festival che, nel corso del tempo, ha dovuto adeguarsi al cambio epocale rappresentato prima dall’avvento delle televisioni poi dall’esplosione della stampa digitale e dei social. Aimé, professionista sicura e onnipresente, ha gestito impeccabilmente per un quarto di secolo ogni passaggio insieme con le anteprime mondiali, le conferenze stampa, perfino gli scandali scoppiati sulla Croisette dove anche il minimo evento assume una proporzione globale. La sua competenza e il suo amore per il Festival la porteranno a fare un ottimo lavoro anche nell'ambito del nuovo progetto destinato ad esaltare la rassegna cinematografica che, per prestigio e dimensioni, non ha eguali nel mondo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero