Professione: amante degli animali. Migliaia i volontari sparsi in tutta la città che ogni giorno, con dedizione e tra innumerevoli sacrifici, si prendono cura di cani e...
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Protagonisti sul “red Carpet” virtuale una serie di dolcissimi musetti alle prese con le loro avventure e spesso, purtroppo, anche disavventure. Un festival a colpi di coda, che ha entusiasmato i numerosi personaggi dello spettacolo presenti al Teatro delle Muse, in via Forlì, per testimoniare la loro gratitudine ai piccoli amici, veri e propri componenti delle loro famiglie. Sul palco il conduttore Gigi Miseferi, fiero di mostrare le foto dei suoi tre amati Jack Russel, che ha aperto la serata con una dedica a tre animali volati sul ponte dell’arcobaleno: i gatti Angelino e Pellicola, quest’ultimo dell’attrice Elisabetta Pellini, e il cane Victor dell’attore Enzo Salvi.
Sei i corti in finale, tra i quali: “L’amore ha quattro zampe” con Maurizio Martinelli, Stefano Catoni e Mariella Nava e “Chi è la bestia” di Vittorio Rombolà con Massimo Wertmuller, che hanno affrontato il triste fenomeno dell’abbandono. Miglior corto “Pet + Human = Life” di Kemal Comert, premiato da Nadia Rinaldi, Miglior testimonianza a “Me e Aron” di e con Claudio Valentini, premiato da Daniela Poggi. A sorpresa anche un premio alla carriera per “Una mano nella zampa” a Enzo Salvi, consegnato da Milena Miconi, Andrea Dianetti, Gabriele Carbotti, Fabrizio D’Alessio. Tutti d’accordo con la giuria di qualità, anche i numerosi volontari presenti nella sala gremita che hanno ripercorso tra i video la loro quotidianità fatta di tanti angeli disposti ad impegnarsi. Come Roberta Garzia, innamorata del suo Lupin.
Ecco l’associazione Arca, la colonia felina dei gatti della Piramide, una vera istituzione della Capitale, spesso visitata dalla madrina Licia Colò, che ogni anno partecipa ai mercatini natalizi di raccolta fondi. Ideare iniziative per raccogliere beni di prima necessità è uno degli scopi principali di ogni realtà (e sono tantissime in città attive in ogni quartiere), come l’ associazione “I figli di nessuno”, che opera nel territorio di Tor Sapienza a Roma Est, grazie al sostegno di alcune donne della borgata. Impegno assoluto anche per la Onlus A.s.t.a., con sede al Tiburtino, che si batte (come tutti) anche per garantire un’ adozione responsabile e un futuro ricco solo di coccole.
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Il Messaggero