Pianoforti, dinosauri, ciambelle: "California Crazy" rivela tutte le forme e le follie dell'architettura

California Crazy, dettaglio della copertina
Monumentali tazzine di caffè. Cani di dimensioni colossali. Gelati, perfino dame con il ventaglio, aeroplani, grandi ciambelle decorate con glassa e codette, botti, un...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Monumentali tazzine di caffè. Cani di dimensioni colossali. Gelati, perfino dame con il ventaglio, aeroplani, grandi ciambelle decorate con glassa e codette, botti, un immenso pianoforte. E ancora, ranocchie, imbarcazioni - su strada ovviamente - planisferi, dinosauri. Sono fantasia e voglia di stupire, ma anche ovviamente strategie promozionali, a guidare l’intuito di alcuni imprenditori californiani - e la mano degli architetti - a partire dagli anni Venti del Novecento nella creazione di edifici dalle forme inusitate e vistose, decisamente fuori dagli schemi, studiate per attirare l’attenzione degli automobilisti.


L’automobile ha preso sempre più spazio, diffondendo l’abitudine a viaggi più o meno lunghi. E lungo le strade si moltiplicano locali dedicati ai viaggiatori, tra negozi di souvenir, bar, ristoranti. Quale può essere il modo migliore per spingerli a frenare, interrompere la loro corsa, e scendere dall’auto? Sorprenderli. Così, ai lati della via, iniziano a sorgere costruzioni “straordinarie”, nel senso etimologico del termine. L’architettura ufficiale le relega a «mostruosità». Però piacciono e prosperano, specie negli stati del Sunbelt e in particolare nella California meridionale. Perché “funzionano”. Rallentano il passo, catturano l’attenzione, fermano lo sguardo. Lo fanno appena create e lo fanno anche negli anni successivi, fino ad arrivare ad oggi.

“California Crazy. American Pop Architecture” di Jim Heimann, edito da Taschen, racconta il fenomeno, tra storia e forme, tra anomalie e infine tendenza, per  illustrare stile e fortuna di queste costruzioni, ben oltre l’impatto promozionale. «Un popolo di ampie vedute - dice Heimann - mosso dal desiderio di reinventarsi originò il clima culturale ideale per la nascita di creazioni formidabili e stravaganti». Così, di fatto, viene reinventato l’orizzonte. A popolarlo sono grandi gufi, bambole, macchine fotografiche, sfingi, elefanti. Qualsiasi idea può farsi realtà, qualsiasi forma può diventare abitabile, fino a farsi casa e a regalare atmosfere da sogno a edifici e centri urbani.
Negli ultimi quarant’anni, tali architetture hanno catturato l’interesse degli studiosi che ne hanno riscoperto forza, impatto e valore, restituendo loro la dignità dell’intuizione creativa, tra meraviglia ed efficacia. Di scatto in scatto, in 324 pagine, una panoramica delle più strane costruzioni di Los Angeles e Hollywood ma non solo, tra locali e, nell’estensione del concetto, abitazioni private, insegne e installazioni.

Chiude il volume un saggio di David Gebhard, cui si deve la definizione di questo movimento che, dalla California, poi, ha saputo diffondersi. «È importante notare - commenta Heimann - che esempi contemporanei di questo tipo di architettura continuano a fiorire in tutto il mondo, portando avanti questa eccentrica tradizione. Tenete gli occhi aperti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero