Caio Mario Garrubba, i suoi reportage dal mondo in una grande mostra alla Gnam di Roma

Shanghai, 1959
Cento scatti, da Berlino alla Cina, passando per Mosca, New York, Bangkok e Napoli. Si inaugura il 16 aprile e resta aperta fino al 2 giugno alla Galleria Nazionale d’Arte...

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Cento scatti, da Berlino alla Cina, passando per Mosca, New York, Bangkok e Napoli. Si inaugura il 16 aprile e resta aperta fino al 2 giugno alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma la mostra “Fotografie” di Caio Mario Garrubba promossa e organizzata da Istituto Luce Cinecittà. Cosmopolita per scelta, fotoreporter indipendente tra i primi a varcare la cortina di ferro e a raccontarla al mondo occidentale, la mostra mette in luce la produzione di un autore italiano amato da Cartier-Bresson, stimato come un autentico maestro a livello internazionale da scuole, riviste e studi, ancora poco conosciuto in Italia. Foto di storia e soprattutto storie personali, dagli anni ’50 ai ’70, dalla Berlino del Muro all’Unione Sovietica, dalla Cina di Mao, all’American dream di JFK (e di Nixon), passando per l’Asia che si affacciava al mondo alla Napoli che lo metteva in scena.


Gli scatti di Garrubba, armato della fedele Leica, ci mostrano il volto del potere a due passi: Mao e Kennedy, dittatori e politici, e un’umanità vivace alle prese con il turbine della Storia, colta di sorpresa nell’atto di vivere. E soprattutto, una mostra che ci fa vedere quanto lontano può arrivare la grande fotografia. Tra scatti in bianco e nero e colori, provini, filmati, appunti di lavoro, una mostra imperdibile di un autore da ri-conoscere. Il percorso espositivo presenta inoltre una suggestiva raccolta di materiali di laboratorio: provini, negativi, tagli d’autore, e un inedito documentario di Alla Folomietova Garrubba, la moglie e collaboratrice fondamentale di una vita, scomparsa nel gennaio di quest’anno.
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Il Messaggero