Jovanotti e Domenico Modugno sono "perfetti sconosciuti"? Non per Tony Bungaro. Il cantante e chitarrista italiano ha infatti realizzato uno show davvero spaciale per...
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“Maredentro Live” pvviamente è anche un disco (etichetta Esordisco) dove vengono raccolti i brani più significativi del repertorio di Bungaro, oltre ad una strepitosa versione de “L’ombelico del mondo/ Lu viddiccu di lu mundu” adattata nel testo e cantata in dialetto brindisino sua terra di origine. Lo stesso Jovanotti ne è rimasto incantato.
“Maredentro Live” contiene una miriade di perle da scoprire o riscoprire, brani riarrangiati e interpretati nel suo stile inconfondibile ed essenziale: tra gli altri “Io non ho paura” (resa celebre dall’interpretazione di Fiorella Mannoia); “Guardastelle” (vincitrice del Premio della critica al Festival di Sanremo 2004, canzone che ha girato il mondo ed è stata interpretata anche da Youssou N’Dour); “Il Mare Immenso” (presentata nel 2011 al Festival di Sanremo da Giusy Ferreri). Inoltre, per la prima volta, Bungaro interpreta alcune canzoni di altri artisti: oltre a “L’ombelico del mondo”, “La donna riccia” (omaggio a Domenico Modugno); Bungaro propone anche "Apri le braccia", unica versione italiana di “Once in a life time" di David Byrne dei Talking Heads.
Nel disco si nota anche la sua passione per il Cinema: Bungaro canta “ per la prima volta “Perfetti sconosciuti” che, un anno fa, vinse il Nastro D’Argento e il Ciak D’Oro, candidata ai David di Donatello per la Migliore Canzone Originale interpretata da Fiorella Mannoia.
«Un giorno mia figlia mi disse: Papà, sai che secondo me il poeta è un tuffo nel mare fatto al rallentatore. Aveva nove anni e mi disarmò con quella visione illuminante - racconta Bungaro - Un attimo dopo decisi di costruire uno spettacolo eppoi un disco live dal titolo MAREDENTRO. Sono passati tre anni da quel momento e oggi sono riuscito finalmente a mettere in questo disco ogni istante di quel tuffo di cui parlava mia figlia. I miei sogni, la mia navigazione tra l'essere interprete di me stesso e l'autore di grandi artisti, l'amore per i dettagli, le parole con il cuore in bocca, l'Oriente e Sakamoto, l'impressionismo francese e Satie, gli incontri con le persone che, come me, credono nel buio luminoso e amano volare ancora con i piedi per terra».
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Il Messaggero