Bob Dylan pittore: a Londra il premio Nobel espone i suoi quadri che raccontano l'America

Bob Dylan pittore: a Londra il premio Nobel espone i suoi quadri che raccontano l'America
Non solo Premio Nobel per la letteratura. Geniale, Bob Dylan lo è davvero a 360 gradi, non soltanto con la musica e con le parole ma con ogni forma d’espressione. E...

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Non solo Premio Nobel per la letteratura. Geniale, Bob Dylan lo è davvero a 360 gradi, non soltanto con la musica e con le parole ma con ogni forma d’espressione. E l’arte figurativa non poteva mancare nel suo carnet creativo. Ecco allora per la gioia dei fan di tutto il mondo la sua mostra di pittura inaugurata a Londra. Titolo: "The Beaten Path" ovvero il sentiero battuto (e da battere ancora).


Quello che si potrà fare con lo sguardo delle emozioni alla Halcyon Gallery  della capitale britannica dove l’esposizione rimarrà fino all’11 dicembre.
 

Un’occasione in più per conoscere un’artista a tutto tondo in una versione meno nota attraverso le sue tele che sanno di cammini e suggestioni on the road, fra paesaggi di un’America perduta e chissà come, e se, ritrovata, lunghe strade e periferie impregnate di citazioni dal quotidiano sopravvivere.

Nei quadri di Dylan si può fare un vero e proprio viaggio nei paesaggi a stelle e strisce in questi giorni sotto i riflettori di tutto il mondo per le Presidenziali vinte da Donald Trump. Nei flash pittorici la politica non è mai direttamente rappresentata ma c'è perchè c'è la vita. Fra grattacieli, ponti sospesi, motel, strade ferrate e d’asfalto solcate dalle mitiche automobili degli anni Cinquanta oggetti cult che lui stesso ha sempre amato.

Una sorta di tragitto per immagini che in musica potrebbe essere rappresentato in uno dei suoi grandi successi come "Tangled Up in Blue". 

La speranza degli organizzatori è che il poliedrico musicista, che come ha ricordato il direttore della galleria londinese Paul Green «già è stato coinvolto in ogni aspetto della mostra» possa andare a visitarla. Magari nel periodo in cui è prevista la consegna del Nobel a Stoccolma. Anche se il condizionale è d’obbligo visto che per farlo dovrebbe far rientrare la data nel calendario del suo tour e non è detto che riesca. Fermare i geni, si sa, non è mai cosa facile.
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Il Messaggero