NEW YORK – Bob Dylan canta i classici di Frank Sinatra e li dedica al pubblico anziano. L’uomo che ha cantato la ...
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contestazione degli anni Sessanta, che ha rivoluzionato la musica folk e di protesta, ha oggi 73 anni e capisce il potere d’acquisto che la fascia over-50 ha in tutto il mondo.
E così ha deciso che il suo nuovo CD “Shadows in the Night”, inciso nel centenario della nascita di Frank Sinatra e atteso in vendita il 3 febbraio, doveva essere lanciato dalla rivista dell’American Association of Retired People, l’associazione dei pensionati Usa. “The AARP Magazine” è una rivista patinata che vanta la più alta circolazione mondiale, oltre 22 milioni di copie, e un numero di lettori che supera i 35 milioni.
E’ stato Bob Dylan in persona che ha contattato il direttore del Magazine, Eric Love, e questi, che fino a pochi anni fa era un giornalista di Rolling Stone, la più famosa rivista americana di musica, si è tuffato a capofitto nell’iniziativa. E si tratta di un'interessante iniziativa editoriale: il numero di febbraio di “The AARP Magazine” mette Dylan in copertina e offre a 50 mila abbonati, estratti a caso, una copia del suo cd. Spiega Love: “Dylan voleva essere sicuro di parlare al pubblico più anziano, ed è venuto da noi, nel posto giusto”.
Le dieci canzoni del 36esimo album di Bob Dylan sono classici del repertoro romantico degli anni '20, '30 e '40, e sono state tutte cantate da Frank Sinatra: “Quando cominci a lavorare su queste canzoni – ha detto Dylan in una lunga intervista a “The Magazine” – devi per forza tenere Frank in mente. Lui è la vetta a cui devi paragonarti”. Nell'abbracciare motivi che risalgono a quasi un secolo fa, Dylan ha spiegato di trovarli "belli e attuali come quando furono scritti".
Una delle canzoni più note, “Stay with me”, era stata registrata da Frank Sinatra nel 1964. Nell’intervista, la prima concessa dal cantante da tre anni a questa parte, Love domanda se Dylan non abbia considerato “pericoloso” reinterpretare grandi classici romantici che tutti ricordano nella voce di Sinatra, e la risposta di Dylan è stata sarcastica: “Pericoloso? Vuoi dire pericoloso come attraversare un campo minato? No, non c’è nulla di pericoloso nel registrare della musica”. E tuttavia il cantante ammonisce di non paragonarlo a Ol' Blue Eyes: "Non scherziamo. Nessuno lo può raggiungere". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero