Dal 29 agosto ai Giardini mostra sulla storia della Biennale

I Giardini della Biennale
L'appuntamento con la Biennale Architettura è stato rinviato al 2021, ma il padiglione centrale dei Giardini riaprirà comunque al pubblico dal 29 agosto per una...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'appuntamento con la Biennale Architettura è stato rinviato al 2021, ma il padiglione centrale dei Giardini riaprirà comunque al pubblico dal 29 agosto per una mostra che racconta gli episodi più significativi della storia dell'Ente Culturale, in vista dei festeggiamenti dei 1600 anni della città.


Lo ha annunciato il sindaco Luigi Brugnaro, dopo che la Giunta ha approvatola delibera con gli indirizzi per il palinsesto delle attività culturali all'interno del Padiglione Venezia, secondo la programmazione della curatrice Giovanna Zabotti. In questo modo il Comune, in sinergia con le attività promosse dalla Fondazione, vuole affermare l'importanza della cultura e dell'arte nel processo di rilancio della città nella fase post emergenziale.

«Sarà un luogo dove raccontare la Città - ha detto Brugnaro - Un grande evento in vista dei festeggiamenti dei 1600 anni». «Venezia - ha aggiunto - riparte e la sua voglia di ritorno alla normalità non può prescindere dall'offerta culturale che stiamo tornando ad offrire a tutti coloro che vogliono venire a visitare la nostra città».

«L'idea - ha spiegato Zabotti - è quella di vivere un padiglione diverso, una sorta di stazione temporanea in cui sostare per poi ripartire verso un futuro diverso da quello che ci saremmo immaginati alcuni mesi fa: un ponte virtuale tra questa che noi abbiamo definito apertura straordinaria e la Biennale del prossimo anno, in cui il Padiglione Venezia si riprende il suo ruolo di collante tra le diverse realtà artigianali, artistiche e culturali della città verso il mondo».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero