Beyoncé senza la coreografia dei fan: il concerto di Roma diventa un caso

Beyoncé senza la coreografia dei fan: il concerto di Roma diventa un caso
«Non vogliamo quel materiale infiammabile dentro lo stadio, la coreografia non si può fare». Sembrava una battuta. Invece per i fan di Beyoncé è...

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«Non vogliamo quel materiale infiammabile dentro lo stadio, la coreografia non si può fare». Sembrava una battuta. Invece per i fan di Beyoncé è stata una triste realtà. Una doccia gelata. Tutto incredibilmente vero. La coreografia organizzata per il concerto di domenica scorsa allo stadio Olimpico è saltata all'ultimo istante: si trattava di una serie di cartoncini colorati e plastificati che, messi insieme in Curva Sud, avrebbero formato la scritta gigantesca "Rome Otr", ossia l'omaggio della città al mega tour della star americana insieme al marito Jay-Z, chiamato appunto OTR (On the run).


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Circa 1.300 fan, i cosiddetti Beyvers, avevano pianificato tutto nei dettagli mesi prima: si erano autotassati per acquistare i cartoncini per dar vita a questa coreografia (a Milano è stata fatta, senza problemi) e avevano chiesto tutte le autorizzazioni di rito, agli organizzatori, al Campidoglio e alla Questura. Dopo un primo inceppamento, sembrava che la questione fosse stata risolta la mattinata stessa, invece «un'ora e mezza prima dello show - spiegano alcuni ragazzi a capo dell'iniziativa che vogliono restare anonimi - il questore di zona ci ha risposto così: è materiale infiammabile, allo stadio non può entrare per ragioni di sicurezza».



Per carità, la sicurezza viene prima di tutto. Ma quanto materiale infiammabile entra allo stadio ad ogni evento? «Alla fine, al di là della delusione e della fatica di organizzare tutto - concludono i fan - la rabbia vera è per aver buttato via 3.000 euro».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero