«Non vogliamo quel materiale infiammabile dentro lo stadio, la coreografia non si può fare». Sembrava una battuta. Invece per i fan di Beyoncé è...
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Circa 1.300 fan, i cosiddetti Beyvers, avevano pianificato tutto nei dettagli mesi prima: si erano autotassati per acquistare i cartoncini per dar vita a questa coreografia (a Milano è stata fatta, senza problemi) e avevano chiesto tutte le autorizzazioni di rito, agli organizzatori, al Campidoglio e alla Questura. Dopo un primo inceppamento, sembrava che la questione fosse stata risolta la mattinata stessa, invece «un'ora e mezza prima dello show - spiegano alcuni ragazzi a capo dell'iniziativa che vogliono restare anonimi - il questore di zona ci ha risposto così: è materiale infiammabile, allo stadio non può entrare per ragioni di sicurezza».
Per carità, la sicurezza viene prima di tutto. Ma quanto materiale infiammabile entra allo stadio ad ogni evento? «Alla fine, al di là della delusione e della fatica di organizzare tutto - concludono i fan - la rabbia vera è per aver buttato via 3.000 euro». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero