Donne, social, un pizzico di musical e risate in "Benedetta follia", ultimo film interpretato e diretto da Carlo Verdone in sala dall'11 gennaio con Filmauro in 700...
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Tra le scene cult del film, quella che vede un'occasionale compagna di speed date (Francesca Manzini) utilizzare il cellulare (modalità vibrazione) come un sex toy in un ristorante. Una cosa che porterà entrambi in un ospedale dove Guglielmo incontrerà la dolce infermiera Ornella (Maria Pia Calzone). «Nicola Guaglianone e Menotti (co-sceneggiatori insieme a Verdone del film) mi hanno proposto questa storia in cui si parlava di sentimenti e di un uomo in difficoltà, aiutato a rimettersi in pista da una ragazza. Mi è subito piaciuta - dice Verdone -, volevo tornare a lavorare con le donne. Ho sempre amato l'universo femminile, specie in questo particolare momento. Per quanto riguarda la scena in cui ballo, devo dire che non l'ho accettata subito, ma gli sceneggiatori hanno insistito e mi hanno convinto anche grazie alle coreografie di Luca Tommassini».
Quanto al carattere romantico-sentimentale del film, spiega il regista romano, «volevo dare un messaggio di serenità e pacatezza, cose di cui tutti abbiamo bisogno oggi, insomma volevo dare una carezza al pubblico». Mentre la Roma di 'Benedetta follià, spiega Verdone, «è solo quella che vorrei vedere, senza magagne. Spero solo che torni presto ad essere così». Infine, tanta modestia da parte del regista: «Io non sono un maestro, più vado avanti più sento la fragilità che avanza. Oggi sbagli due film e vai a casa».
Brillante e popolare l'intervento della Pastorelli, al suo secondo film dopo Lo chiamavano Jeeg Robot: «Luna - dice - è una ragazza molto più forte di me.
Il Messaggero