Battuta Yale, l'archivio di Arthur Miller va in Texas

il matrimonio tra Arthur Miller e Marilyn Monroe
Le carte di Arthur Miller accanto a quelle di Gabriel Garcia Marquez e di tanti altri grandi nomi della letteratura mondiale. In un nuovo colpo per l'Università del...

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Le carte di Arthur Miller accanto a quelle di Gabriel Garcia Marquez e di tanti altri grandi nomi della letteratura mondiale. In un nuovo colpo per l'Università del Texas a Austin, il Ransom Center dell'ateneo americano ha battuto la Yale University convincendo gli eredi del commediografo di «Morte di un Commesso Viaggiatore» a trasferire l'intero archivio dello scrittore - manoscritti a volte inediti, racconti, poesie, diari, foto di famiglia - dietro un compenso di 2,7 milioni di dollari. La battaglia tra Yale e Austin ha messo di fronte due istituzioni culturali milionarie e aperto una finestra sul mondo rarefatto del commercio delle carte di grandi autori. Tre anni fa il Ransom Center aveva acquistato e recentemente digitalizzato le carte di «Gabo». Nel caso di Miller, oltre 160 scatole di manoscritti erano state in deposito per decenni a Austin, non catalogati e inaccessibili agli studiosi in attesa di una vendita. Un altro gruppo di materiali, tra cui ottomila pagine di diari, erano rimasti nella casa di Roxbury in Connecticut, inesplorati anche questi se non per pochi intimi della figlia Rebecca, l'esecutrice testamentaria di Miller. Scrittrice e regista che è sposata con l'attore Daniel Day-Lewis, Rebecca è la figlia di Inge Morath, fotografa e la terza moglie di Miller: avrebbe voluto portare tutto a Yale, la stessa istituzione che aveva ottenuto le carte della Morath. Miller, che è morto nel 2005, aveva invece espresso la volontà che fosse Austin a diventare la nuova casa per l'archivio delle sue carte. Negli anni Sessanta, a corto di soldi e con una bolletta delle tasse che non riusciva a pagare, il commediografo si era rivolto al Ransom Center, che stava emergendo come uno dei più aggressivi player del settore grazie a ricchezze apparentemente senza fondo basate sui pozzi di petrolio, donando 12 scatole di taccuini in cambio di una detrazione fiscale. Altre 73 scatole erano volate in Texas dopo un incendio della casa di Roxbury nel 1983. All'epoca, in una lettera di accompagnamento, Miller aveva espresso l'auspicio che il resto delle sue carte finissero a Austin, dove tra l'altro si trovano gli archivi di Stella Adler, la maestra di recitazione le cui note sul copione di «Morte di un Commesso Viaggiatore» influenzarono allievi come Marlon Brando e Robert De Niro.

Yale era entrato in gioco nel 2015 con una offerta di 2,7 milioni di dollari su cui Austin aveva ribattuto citando la lettera del 1983. Al Ransom Center l'archivio Miller sarà in buona compagnia. Tra le altre raccolte finite in Texas, ci sono le carte di James Joyce, Ernest Hemingway, William Faulkner, Norman Mailer e Jorge Luis Borges. Molti gli archivi legati al mondo del teatro: da Lillian Hellman a David Mamet, Sam Shepard e Tennessee Williams, Samuel Beckett, George Bernard Shaw e Tom Stoppard. 
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Il Messaggero