«Ho sotto contratto Fausto Brizzi per tre anni». Lo dice all'agenzia Ansa Luca Barbareschi, oggi tra i protagonisti degli Screenings Rai, dove la fiction da lui...
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«Non ho mai avuto interesse a commentare il movimento #metoo perché non lo trovo rilevante e per questo stesso motivo non voglio assolutamente entrare nella polemica o essere oggetto di polemica su questo tema», Barbareschi tiene a precisare che ovviamente «condanna chi maltratta le donne ma condanna pure il gossip e l'assalto mediatico fino a che non esiste una reale prova di colpevolezza». «Non voglio essere usato per incrementare una polemica sul movimento. Sono sempre stato e continuo a essere un difensore delle donne e lo dimostrano le tante iniziative concrete che ho fatto e che ho in programma per il futuro. Come ad esempio - aggiunge Barbareschi - la serie su Mia Martini che è uno dei nostri progetti forti». «Quanto a Brizzi - dice ancora - è un bravo professionista e come tale l'ho chiamato a lavorare con me. Sono un assoluto garantista e finché non sarà giudicato per qualcosa non vedo perché debba essere condannato. Per il resto, ripeto, non voglio entrare in giudizi o polemiche su vicende che non mi interessano».
«È una roba comica», continua Barbareschi riferendosi alle accuse di molestie rivolte da alcune attrici a Brizzi e raccolte da un'inchiesta delle Iene. «Quando leggevo le notizie delle presunte molestie sessuali che hanno travolto il regista di Notte prima degli esami e lo hanno portato alla rottura con Warner ridevo: è da matti rinunciare a Brizzi». Infatti, fa notare, «da quando lo abbiamo sotto contratto abbiamo triplicato il fatturato del cinema. Lavoriamo con Medusa, Rai Cinema, Sky. L'ho messo sotto contratto appena ho saputo che era libero. È pazzesco quello che è accaduto, non ha fatto niente. Quando ho letto che volevano togliere il suo nome dal suo film - continua - è stata la dimostrazione della insipienza della capacità manageriale di alcuni».
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Il Messaggero