Associazione nazionale musicisti italiani, Montemurro: «Riconoscimento della figura dell’operatore musicale»

Associazione nazionale musicisti italiani, Montemurro: «Riconoscimento della figura dell’operatore musicale»
«Riconoscimento della figura dell’operatore musicale, una nuova tutela per gli operatori musicali, fino ad una corretta normativa fiscale rivolta ad associazioni...

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«Riconoscimento della figura dell’operatore musicale, una nuova tutela per gli operatori musicali, fino ad una corretta normativa fiscale rivolta ad associazioni culturali e scuole di musica». Musica. Musica dal vivo, concerti nei palazzetti, nei teatri e dal vivo. L’incubo pandemia è alle spalle. Nel 2023 l’Associazione nazionale musicisti italiani punta con forza e decisione all’attuazione del suo programma. Sarà un anno di rilancio e rinascita. «Il nostro manifesto programmatico - spiega Andrea Montemurro, presidente dell’Associazione nazionale musicisti italiani - punta a veder realizzati nell’arco dei prossimi mesi tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati. Non sono più rimandabili interventi decisi a favore delle scuole di musica che dovranno essere aiutate con incentivi, contributi e sgravi fiscali. Stesso discorso per le nuove produzioni musicali. Ma, soprattutto, il punto principale del nostro programma sarà il riconoscimento ufficiale della figura del musicista».

«Detrazione fiscale per la musica»

Riflettori puntati anche sui locali che sostengono la musica live, sulla detrazione fiscale totale dei corsi di musica, su incentivi concreti per gli enti del terzo settore operanti nel settore musicale e sul bonus per gli operatori del settore musicale che svolgono attività di sostegno sociale verso le categorie svantaggiate. «Ci impegneremo - conclude Montemurro - per la riqualificazione del programma musicale nelle scuole primarie e secondarie, così come riteniamo importante l’interscambio tra musicisti di differente estrazione culturale. Proprio questo è l’obiettivo del progetto europeo “Musician+” che questa settimana ci ha visti protagonisti a Madrid insieme a diverse realtà istituzionali provenienti da diversi Paesi europei».

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Il Messaggero