Assicurazioni, casting, riunioni: ecco come il mondo del cinema vuole ricominciare a girare

Steven Soderbergh
Prima ancora di ricominciare, i set al tempo del coronavirus sembrano essere un problema insolubile. Assicurazioni, autocertificazioni, privacy, scene intime, bagni senza...

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Prima ancora di ricominciare, i set al tempo del coronavirus sembrano essere un problema insolubile. Assicurazioni, autocertificazioni, privacy, scene intime, bagni senza maniglie, cestini personalizzati, acqua in tetrapak e altro ancora. Mentre Steven Soderbergh guida il suo staff per trovare soluzioni per la ripartenza ad Hollywood, ecco quelle proposte dal sito specializzato Deadline che ha raccolto le testimonianze di tanti

addetti ai lavori, oltre a quella del governatore della California Gavin Newsom.

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Soluzioni paradossali, quasi impossibili da realizzare per un ritorno alla produzione previsto, in una prospettiva
ottimistica, per luglio-agosto, più realisticamente entro settembre. Ecco solo alcuni dei problemi con le relative
soluzioni.

ASSICURAZIONI. Appare improbabile che le assicurazioni coprano le produzioni per i casi di Covid-19 quando tutto ripartirà, dopo che i produttori di tutto il mondo hanno presentato richieste di risarcimento per svariati milioni di dollari di fronte al blocco forzato delle riprese.

CASTING. Molto probabilmente tutti gli attori saranno tenuti a firmare una liberatoria per assicurare alle produzioni l'impegno a non rivalersi in caso di positività. Questo il possibile testo: «Sono consapevole che sto andando in un'area ad alta densità di persone dove nulla è sicuro, nonostante la prevenzione. Se mai dovessi contrarre il Covid-19 non riterrò responsabile la produzione». Tutti gli attori saranno poi testati quotidianamente prima di accedere al set: i test rapidi sono l'opzione migliore. Ci sarà poi anche un controllo della temperatura e un addestramento all'igiene.

SET. Per chi allestisce set e scenografie non sarà più permesso condividere utensili. Quindi niente più seghe,
cacciaviti o martelli comuni. Ognuno avrà bisogno del suo.

PASTI. I pasti saranno distribuiti solo in modalità preconfezionata per singola porzione. Le pause pranzo dovranno essere poi sfalsate per ridurre gli assembramenti.

ATTORI. Ci sarà un ulteriore livello di protezione per attori e registi la cui salute è ovviamente cruciale per la
produzione. Per tenerli al sicuro, chiunque entri in contatto con loro dovrà sempre indossare mascherina e e guanti.

UFFICI E BAGNI. Uffici e i bagni saranno privi di maniglie, solo porte a battente. I dispenser verranno aboliti e per evitare anche un accumulo di bottiglie di plastica ci sarà solo acqua in tetrapak.

HOTEL. Le produzioni potrebbero poi affittare interi hotel per creare zone sicure per chi lavora in un film, dove sarà possibile riunirsi in sicurezza.


SCENE INTIME. Dato per scontato che i test dovrebbero consentire agli attori di girare comunque scene intime, potrebbero invece diventare un problema quelle di folla in cui ci siano anche i protagonisti. In questo caso ci si potrà affidare agli effetti speciali Lidar, capaci di ricreare digitalmente una città fino all'ultimo ciottolo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero