“Arte per i vicini”, Julia Draganović: «Installazioni, video e musica, ecco le opere degli artisti residenti a Villa Massimo da vedere al balcone»

“Collected Silence” di Tatjana Doll
Se avete la fortuna di abitare in Viale XXI Aprile o in un paio di strade limitrofe con la giusta visuale, affacciatevi alla finestra o uscite sul balcone all’ora di cena e...

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Se avete la fortuna di abitare in Viale XXI Aprile o in un paio di strade limitrofe con la giusta visuale, affacciatevi alla finestra o uscite sul balcone all’ora di cena e godetevi lo spettacolo. In questo periodo di creatività “obbligata”, l’Accademia Tedesca di Villa Massimo ne ha pensata una davvero bella: si intitola “Arte per i vicini” e prevede che ogni sera alle 21 gli artisti residenti preparino delle opere visibili sul muraglione che delimita lo spazio dell’accademia o dietro la ringhiera che dà sulla terrazza (un posto talmente speciale da mettere in programma una visita a fine pandemia). Nelle prime tre serate si sono esibiti Birgit Brenner, Stefan Keller e Esra Ersen. Dopo Pasqua sono previsti altri quattro artisti.


Come è nata questa iniziativa e come è stata accolta dagli abitanti del quartiere?
«Direi benissimo, i balconi sono pieni di gente che applaude - risponde Julia Draganović, direttrice dell’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo - L’idea è venuta a Esra Ersen, una delle nostre artiste residenti, tedesca di origini turche: ha pensato che lei e i suoi colleghi avrebbero potuto realizzare opere visibili anche dall’esterno. Rinchiusi in questo meraviglioso parco ci è sembrato bello poter rallegrare anche chi abita qui davanti. La prima opera è stata una grande tela, “Collected Silence”, di 3 metri per 6 di Tatjana Doll, che rappresenta la Lupa con Romolo e Remo, e che lasceremo sul muraglione fino al 21 aprile, Natale di Roma».

Come avete pubblicizzato la vostra iniziativa?
«Andando a fare la spesa abbiamo distribuito flyers nelle cassette delle lettere dei grandi condomini affacciati su Viale XXI Aprile e poi c’è stato il passaparola. Per fortuna eravamo riusciti a ordinare su Amazon prima del lockdown le lampadine giuste per illuminare lo schermo in retroproiezione».

Quanti artisti residenti avete a Villa Massimo?
«Ne abbiamo 10, in gran parte artisti visivi, più due compositori e uno scrittore. Il governo tedesco paga la loro permanenza a Roma per tutto l’anno e loro si trasferiscono qui con la famiglia, hanno uno studio per lavorare e un appartamento. Al momento della chiusura tre erano in viaggio, ma gli altri sette hanno deciso di restare. Qui hanno lo spazio per lavorare, il giardino, un clima migliore... E poi molti in Germania nel frattempo subaffittano la loro casa».

In qualche modo siete riusciti ad “uscire” pur restando dentro, le pare un bel risultato?
«Sono molto felice di questo progetto, ho sempre lavorato con artisti rivolti alla comunità, e l’idea di poter aprire l’istituzione fuori delle mura mi è parsa interessante. All’inizio abbiamo anche noi partecipato ai flashmob, cantavamo sui balconi affacciati su via di Villa Ricotti, poi abbiamo smesso dopo quelle terribili immagini arrivate da Bergamo. Ma così ci sentiamo vicini alla comunità che ci vive attorno».


Questo il programma delle prossime iniziative: martedì 14 si esibirà il compositore tedesco di musica classica Torsten Rasch con tre brani della durata complessiva di 15 minuti; mercoledì sarà la volta di Tatjana Doll, con il suo video “Nicht vorbeigehen”, Non passarci davanti; giovedì si vedrà il video del duo artistico Famed e venerdì 17 aprile quello dello scrittore Peter Wawerzinek “Parole di ghiaia”, nel quale lui compone parole sulla ghiaia e con le pietre.


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Il Messaggero