Arte e Mediterraneo: riflessioni al «Terzo Paradiso» con Michelangelo Pistoletto

Il progetto vuole convogliare grandi azioni artistiche e piccole azioni quotidiane in un’unica direzione

Il progetto vuole convogliare grandi azioni artistiche e piccole azioni quotidiane in un’unica direzione
Il 26 gennaio alle ore 18 artisti ed istituzioni, che lavorano e cooperano sul territorio tunisino e italiano, incontrano Michelangelo Pistoletto per riflettere su come la poetica...

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Il 26 gennaio alle ore 18 artisti ed istituzioni, che lavorano e cooperano sul territorio tunisino e italiano, incontrano Michelangelo Pistoletto per riflettere su come la poetica del Terzo Paradiso possa essere il motore generativo per una nuova idea di cittadinanza, che specchiandosi nel Mediterraneo riconosce ed esprime diversità e similitudini per una rinnovata splendente civiltà

Il mondo può ripartire? Esiste la possibilità di uscire dall'individualismo che lo attanaglia? Si può immaginare un futuro diverso per assicurare all'umanità la propria sopravvivenza? La soluzione c'è, secondo Michelangelo Pistoletto, artista di fama internazionale, Leone d'Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia nel 2003 e Praemium Imperiale a Tokyo nel 2013, protagonista di importanti esposizioni nei più grandi musei di tutto il mondo -dal Museum of Modern Art di New York, alla Tate Modern di Londra, fino al Louvre di Parigi. La soluzione è il Terzo Paradiso, un progetto che, spiegato in un recente volume, consiste nel condurre l’artificio  -cioè la scienza, la tecnologia, l’arte, la cultura e la politica - a restituire vita alla Terra. Un segno del cambiamento, come l'infinito che lo rappresenta.

Di questo si discuterà, a Tunisi, in una riflessione su arte e territorio organizzata dal Collettivo Terzo Paradiso Tunisia, realtà che opera nel campo della sperimentazione creativa e della ricerca urbana, della produzione culturale e dell’educazione. L'appuntamento è per il 26 gennaio alle ore 18, quando artisti ed istituzioni che lavorano e cooperano sul territorio tunisino ed italiano incontrano Michelangelo Pistoletto, collegato via web. La sua presenza sarà l’occasione per riflettere su come la poetica del Terzo Paradiso possa essere il motore generativo per una nuova idea di cittadinanza, che, specchiandosi nel Mediterraneo, riconosce ed esprime, attraverso l'arte e la cultura, diversità e similitudini per una rinnovata e splendente civiltà. Partendo dal manifesto di Michelangelo Pistoletto Coltivare la città, si parlerà di come l'arte possa essere agente di trasformazione urbana e sociale.

«Il Terzo Paradiso - spiega Francesco Saverio Teruzzi, coordinatore degli Ambasciatori del Terzo Paradiso nel mondo - è un simbolo, ma anche un’occasione, quella di poter indirizzare grandi azioni artistiche e piccole azioni quotidiane in un’unica direzione che incredibilmente è tutta intorno a noi. Il simbolo del Terzo Paradiso, il terzo cerchio, rappresenta il superamento di tutte le scuse: non si può semplicemente incolpare il passato né attendere passivamente un eventuale futuro, la nostra responsabilità è adesso, è presente, è il presente e non ci possiamo tirare indietro». Una responsabilità che ci assumiamo con impegno e un’opportunità che non ci lasciamo sfuggire. L’ingresso all’incontro è libero e aperto a tutti ed è possibile partecipare anche online.

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Il Messaggero