Arbore ricorda la Melato in tv, le ceneri dell'attrice spostate al monumentale di Milano

Mariangela Melato e Renzo Arbore
«A gennaio ricorrerà il quinto anniversario dalla scomparsa di Mariangela e solo ora riesco a parlarne, perché prima per me era molto difficile. Per questo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«A gennaio ricorrerà il quinto anniversario dalla scomparsa di Mariangela e solo ora riesco a parlarne, perché prima per me era molto difficile. Per questo posso dire che il sindaco di Milano mi ha promesso che le sue ceneri, ora custodite a casa della sorella Anna, saranno trasferite nel Famedio del Cimitero Monumentale di Milano».


A dare l'annuncio è stato Renzo Arbore, che a Mariangela Melato è stato sentimentalmente legato per lungo tempo, alla presentazione al Prix Italia di “Mariangelà, il quarto frammento del mosaico” che Rai Cultura ha dedicato negli scorsi mesi all'attrice scomparsa nel 2013, in onda martedì 3 ottobre alle 21.40 su Rai Storia e poi a dicembre su Rai3.
«È stato durissimo realizzare un programma su Mariangela, ma era una cosa che le dovevo - ha detto Arbore -. Questo programma le rende giustizia, perché emerge la sua nobiltà. E quando parlo di nobiltà mi riferisco alla sua generosità e al suo carattere meraviglioso, che la ha fatta amare da tutti i suoi colleghi e non solo. Non ha mai alzato la voce, anche per questo era amatissima da tutti».
L'artista milanese rivive attraverso una rievocazione di Lella Costa, che coinvolge quanti le furono vicini nel lavoro e
nella vita, primo tra tutti Arbore, ricorda aneddoti divertenti e commossi, come quelli della sorella Anna, e propone interviste inedite agli artisti e compagni di lavoro come Giancarlo Giannini, Lina Wertmuller, Gigi Proietti, Toni Servillo, Pippo Baudo, Gabriele Lavia, Massimo Ranieri, Isabella Rossellini e Lina Sastri.

Il documentario firmato da Fabrizio Corallo e realizzato da 3D Produzioni si snoda tra brani di film, spettacoli teatrali e televisivi: dagli esordi teatrali nei primi anni '60 fino ai lavori più impegnativi con registi come Visconti, Ronconi e Strehler, proseguendo con i film dei grandi autori Petri, Monicelli, Comencini, Brusati e Giuseppe Bertolucci, la notorietà internazionale che le arriva con la celebre trilogia di commedie interpretate con Giancarlo Giannini
per Lina Wertmuller, per culminare nel one-woman show teatrale 'Sola me ne vò al Piccolo Teatro di Milano e al Teatro Stabile di Genova.
«Ho due grandi rimpianti - ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala -: innanzitutto quello di non averla conosciuta
personalmente. Poi mi sarebbe piaciuto che avesse vissuto questo momento particolare di Milano, nel quale c'è una grande partecipazione popolare». «È una donna che ha fatto dell'ironia quasi una ragione di vita - ha aggiunto Lella Costa -, non ha mai usato un tono pomposo. Non è stata solo una grande attrice, ma anche una grande donna. Credo da questo ricordo televisivo venga fuori una commozione vera, che non avremmo voluto ma che è

successa». Poche le parole della sorella Anna: «Non riesco a parlarne molto - ha spiegato -, perché per me è ancora in giro da qualche parte in tournée».

  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero