«A 10 anni ho incontrato gli Ufo, per due anni di seguito, me lo ricordo bene. Ero a Reggio Emilia, durante il periodo di Natale». A parlare è Anna Falchi,...
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Quelle due volte vide anche degli extraterrestri?
«No. Nell'immaginario quando si pensa agli ufo si immaginano dei dischi volanti guidati da extraterrestri ma potrebbero anche essere dei mezzi di trasporto provati dalla Nasa, ad esempio».
Cosa ricorda di quegli incontri?
«Una volta li abbiamo visti volare. C'era un po' di foschia ma ricordo di aver visto proprio dei dischi volanti. L'anno dopo il disco volante scese nel campo di fronte a casa nostra».
Un ufo nel giardino di casa, insomma.
«Scese proprio il disco volante coi quattro piedini. Aveva una luce rossa intorno ed emetteva un suono molto importante, tipo una sirena».
E lei cosa fece?
«Era l'alba ed io e mia madre fummo svegliate da questo rumore. Li per lì ci nascondemmo - ha proseguito la Falchi - poi però il giorno dopo uscimmo a controllare nel campo e trovammo quei famosi 'segni' sul campo».
Cosa le ha lasciato questo incontro?
«Mi ha aperto molto la mente. Non possiamo pensare che la vita esista solo sulla terra, secondo me c'è un altro sistema solare», ha concluso la Falchi a Un Giorno da Pecora. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero