La stanza segreta degli Amici di Modigliani e Agguato sociale sono i titoli delle due esposizioni che saranno inaugurate sabato 30 giugno 2018, con un’anteprima per la...
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Il percorso espositivo è costruito lungo il filo che unisce l’arte geniale di inizio Novecento al contemporaneo, in nome di un’ispirazione che sprofonda negli angoli più spigolosi della vita e della società e di una sapienza tecnica restituita dalla qualità e intensità pittorica. La “Stanza segreta degli amici di Modigliani” è la sezione della mostra curata da Alberto D’Atanasio con opere di pittori di eccezionale notorietà, che hanno condiviso con Modigliani la passione per l’arte come esperienza di vita totalizzante. In un unico ambiente due opere di Braque, tre di Picasso, due quadri di Chagall mai esposti, un olio di Utrillo, un’opera di Leger e quattro disegni di Amedeo Modigliani, fra cui la preziosa “Femme Fatale” - che rappresenta per alcuni il primo ritratto della compagna Jeanne, sarà esposta per la prima volta dopo 70 anni - sono protagonisti di un’esposizione capace di restituire il legame profondo, di temi e ispirazioni, fra l’arte unica dell’inizio del secolo scorso e i motivi e i soggetti, sociali ed esistenziali, propri dell’attualità. «Abbiamo ricreato il gruppo di amici che condivisero con Modigliani diversi momenti della sua esperienza parigina – sottolinea Alberto D’Atanasio -.
La Casa Modigliani, infatti, svela la propria “seconda anima” con “Agguato Sociale”, il ritorno sulla scena artistica contemporanea di Mimmo Nobile e con un’opera che parte dai segni lasciati sulla società dalla crisi economica e sociale che ha colpito il nostro Paese e tante parti del mondo nell’ultimo decennio. Un periodo cha ha fatto maturare nell’artista calabrese, da anni trapiantato a Roma, una dimensione radicale di attacco al modello sociale europeo e occidentale. Cogliere il mondo nel suo aspetto più vero. Riprodurre la realtà oggettiva in modo critico, mentre gli elementi più significativi – proporzioni, valori plastici, colore, distanza, luce – rimangono invariati. Fare proprie le istanze sociali con tutto il loro bagaglio di denuncia, di rivendicazioni e di retorica, a volte anche populista, secondo lo spirito del tempo. “L’arte – dice Mimmo Nobile – è difesa e contrasto all’Agguato sociale che stiamo subendo”. In esposizione 25 dipinti di grandi dimensioni, 18 dei quali inediti, attraverso i quali l’artista partecipa del mondo dei diseredati, degli “sconfitti”, degli abbandonati, vedendo ogni aspetto della realtà attraverso i loro drammi, le loro sofferenze e disperazioni. L’artista, in particolare, osserva gli effetti devastanti della società del debito e di internet. «La bellezza di questi quadri – spiega Roberto Savi, curatore della Mostra di Nobile - deriva dalla verità e non dal mito; vorrei sottolinearne il lirismo freddo e crudele, l’impossibilità narrativa, la violenza di contenuto che oggettivamente sta dietro il disincantamento nei confronti dello stato dei conflitti sociali in Occidente». Le due esposizioni, che rientrano nelle attività organizzate in vista delle celebrazioni del Centenario della morte di Amedeo Modigliani, sono state realizzate con il supporto di Banca Popolare di Spoleto, Sky Arte e iGuzzini e con il patrocinio del MIBAC, della Regione Umbria e del Comune di Spoleto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero