Altan: «Zerocalcare? Mi piace, ma non capisco tutto quello che dice»

«Zerocalcare mi piace. Non capisco tutto quello che dice, perché sono mondi molto diversi dai miei, però mi piace». Battute poetiche, esistenziali e...

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«Zerocalcare mi piace. Non capisco tutto quello che dice, perché sono mondi molto diversi dai miei, però mi piace». Battute poetiche, esistenziali e spesso devastanti. Questo è Francesco Tullio Altan, classe 1942, ideatore di un mondo dissacrante e poetico. Sua è la Pimpa, ma anche il metalmeccanico Cipputi che con sarcasmo e tagliente sintesi analizza il mondo che ci circonda e Ada, Cristoforo Colombo, Kamillo Kromo, il Pettirosso Pippo e Trino.


«La Pimpa - racconta Altan - è nata con mia figlia sulle ginocchia. Disegnavo quello che voleva lei e tra le altre cose è uscita la cagnolina Pimpa. Il mio agente lo ha mandato al "Corriere dei Piccoli" e tutto ha preso il via. Quando ho voglia di un po' serenità entro nel mondo della Pimpa».
 

Il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo gli dedica la prima grande retrospettiva dal titolo "ALTAN. Pimpa, Cipputi e altri pensatori", realizzata in coproduzione con Fondazione Solares e con Franco Cosimo Panini Editore. L'esposizione, a cura di Anne Palopoli e Luca Raffaelli, propone una ricognizione completa per raccontare tutto il lavoro di Altan, il suo umorismo e la capacità di muoversi tra disegni dedicati all'infanzia e fumetto d'avventura, tra romanzi illustrati e filmati di animazione, tra vignette e sceneggiature.

«I nostri difetti - precisa Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI - , le nostre disillusioni, i nostri alibi: nei dialoghi fulminanti tra i personaggi di Altan, a volte consapevoli e a volte disincantati, affiorano le convulsioni di una società sempre in bilico sul decadimento».
 


ALTAN. Pimpa, Cipputi e altri pensatori  
fino al 12 gennaio 2020
Spazio Extra MAXXI
Via Guido Reni 4a-8
www.maxxi.art

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Il Messaggero