Al Teatro Nazionale, domenica 10 febbraio (ore 16.30), va in scena un piccolo gioiello del teatro musicale del Novecento, “Il piccolo spazzacamino” di Benjamin Britten...
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L’allestimento, del Reate Festival, è firmato da Cesare Scarton per la regia, le scene sono di Maria Rossi Franchi, i costumi di Anna Biagiotti e Simona Scandagli, le luci di Patrizio Maggi.
“Il piccolo spazzacamino”, opera per bambini, è un autentico capolavoro creato nel 1949 dal grande compositore inglese con l’intento di avvicinare i ragazzi all’opera. I protagonisti sono sette giovanissimi solisti e un piccolo coro di voci bianche. Britten ha scritto parti facili per le voci bianche, alternando ai bambini quattro cantanti professionisti, e impiega un piccolo gruppo strumentale, da cui il compositore trae una raffinata varietà di colori musicali.
Nei quattro ruoli per cantanti professionisti vedremo Jaime Canto Navarro (Clem e Alfred) e, dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma, Timofei Baranov (Black Coc e Tom), Irida Dragoti (Miss Baggott), Louise Kwong (Miss Rowan).
Alle voci bianche soliste sono invece affidati i ruoli di Sam (Lorenzo Giambenedetti), Juliet (Giulia Peverelli), Gay (Angelica Spiesser), Sophie (Isabella Mastroeni), Johnny-Jane (Anastasia Spalvieri), Hughie (Davide Praticò), Tina (Carola Finotti). In quest’opera da camera, su libretto di Eric Crozier, c’è la denuncia, raccontata con la leggerezza tipica delle fiabe, dello sfruttamento del lavoro minorile degli spazzacamini, di grande attualità nella Gran Bretagna del primo Novecento.
Una tematica che si ricollega a un altro soggetto al quale Britten era molto sensibile: la corruzione dell’innocenza dell’infanzia da parte degli adulti. Al pianoforte a quattro mani ci saranno i maestri Lochlan James Brown ed Elena Burova, anche loro due talenti del progetto “Fabbrica” dell’Opera di Roma. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero