All'asta la collezione di Robin WIlliams, c'è anche Banksy

All'asta la collezione di Robin WIlliams, c'è anche Banksy
La passione per l’arte e per la vita di Robin Williams finisce sotto il martello del battitore. Le collezioni di arte e...

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La passione per l’arte e per la vita di Robin Williams finisce sotto il martello del battitore.

Le collezioni di arte e di cimeli di Hollywood dell’attore americano morto suicida quattro anni fa dopo aver appreso di avere una grave malattia neurodegenrativa saranno disperse da Sotheby’s a New York il 4 ottobre ma prima di allora, dall’11 al 14 settembre, saranno accessibili al pubblico a Los Angeles nella sede della casa d’aste a Century City.

Si va dalla maglietta che si illumina di rosso con la foglia dell’acero che Williams indossò durante la serata degli Oscar del 2000, quando salì sul palco per cantare la canzone candidata ai premi «Blame Canada», la cui interprete Mary Kay Bergman, si era poco prima tolta la vita (prezzo di base duemila dollari,) per passare a opere d’arte da centinaia di migliaia di dollari: tra queste un cavallo di bronzo creato dall’artista Deborah Butterfield parte di una serie di tre realizzati in omaggio ai tre figli dell’attore.

Il cavallo è modellato su rami di alberi trovati dalla Butterfield nel ranch di Williams a Napa Valley ed è stato valutato 280 mila dollari. Una scultura di Niki de Saint-Phalle donata da Robin alla seconda moglie Marsha Garces potrebbe salire a 450 mila mentre per «Happy Choppers» di Banksy la stima è di 600 mila dollari.
Altri quattro Banksy sono in vendita assieme a pezzi firmati Shepard Fairey, il graffitista del poster «Hope» con il ritratto di Barack Obama. «Non ci consideravamo veramente dei collezionisti», ha spiegato nel catalogo Marsha che è stata sposata con Williams dal 1989 al 2010 ed ha fatto da producer in molti dei suoi film: «Sceglievamo opere che ci facevano ridere o pensare, oppure di cui volevamo assumerci temporaneamente la cura in modo da poterle vedere regolarmente».


L’asta di Sotheby’s, intitolata «Creating a Stage», vedrà i proventi destinati a cause benefiche. Di particolare interesse per i vip di Hollywood sono alcuni cimeli della lunga carriera di Robin Williams. Tra queste mantello e spada da «Hook» del 1991, un acquarello del regista di «Good Will Hunting» Gus Van Saint che figure nel film, il sassofono suonato da Williams in «Mosca sull’Hudson» del 1984 e un poster dei Fratelli Marx donato da Stephen Spielberg con gli auguri autografi dei buon compleanno.
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Il Messaggero