L’atmosfera che si respira sulla magnifica piazza di S. Apollinare è decisamente anni Settanta. Il set è tutto un brulicare di cavi, luci da posizionare,...
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Per ora la trama resta top secret, sebbene il titolo e la vicinanza della Basilica di S. Apollinare faccia sorgere qualche sospetto: qui è stato sepolto per un certo periodo Enrico De Pedis, Renatino, storico capo della banda della Magliana. Che sia un nuovo capitolo della saga? Nuove interpretazioni sul tema? Di certo si sa solo che sarà un incrocio tra “Ritorno al futuro” e “Romanzo criminale”. E la curiosità cresce. Ma in assenza di certezze non ci resta che attendere la distribuzione, prevista per il prossimo anno. Nel frattempo, tornando sull’antica piazza, in un altro spazio dell’ampio piano marmoreo viene immortalato Gianmarco Tognazzi: e non sembra nemmeno lui nascosto dietro a divertenti lunghi baffi neri, tipici dell’epoca, chiodo scuro, camicia chiara, pantaloni marroni, capello riccio e rossiccio. Magie del make up cinematografico.
Tutto intorno un capannello di turisti e curiosi. Qualcuno tenta un selfie. E sono in tanti a chiedere notizie della storia, incuriositi dall’evocativo titolo impresso sui ciak. Per la cronaca, alcuni degli altri interpreti della pellicola sono anche la romanissima Ilenia Pastorelli assieme a Edoardo Leo, Daniele Trombetti, Emanuel Bevilacqua e Lorenzo Lucchi. A godersi però il bellissimo scorcio romano, in una giornata finalmente calda, c’è solo il quartetto Gassmann-Giallini-Tognazzi-Bruno. E non ci si annoia di certo in questo affollato pomeriggio di arte e spettacolo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero