Pistole e boss: a Roma set da brividi con Giallini e Gassmann

Pistole e boss: a Roma set da brividi con Giallini e Gassmann
L’atmosfera che si respira sulla magnifica piazza di S. Apollinare è decisamente anni Settanta. Il set è tutto un brulicare di cavi, luci da posizionare,...

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L’atmosfera che si respira sulla magnifica piazza di S. Apollinare è decisamente anni Settanta. Il set è tutto un brulicare di cavi, luci da posizionare, trucchi da rifare, abiti. Marco Giallini, in t-shirt rossa, si rilassa su una delle sedie di scena e chiacchiera con il collega e amico Alessandro Gassmann, in t-shirt molto corta e dai toni azzurri, jeans attillati, bruna capigliatura riccia e occhiali dalla vistosa montatura. Si lavora al nuovo film di Massimiliano Bruno “Non ci resta che il crimine”.

 
Per ora la trama resta top secret, sebbene il titolo e la vicinanza della Basilica di S. Apollinare faccia sorgere qualche sospetto: qui è stato sepolto per un certo periodo Enrico De Pedis, Renatino, storico capo della banda della Magliana. Che sia un nuovo capitolo della saga? Nuove interpretazioni sul tema? Di certo si sa solo che sarà un incrocio tra “Ritorno al futuro” e “Romanzo criminale”. E la curiosità cresce. Ma in assenza di certezze non ci resta che attendere la distribuzione, prevista per il prossimo anno. Nel frattempo, tornando sull’antica piazza, in un altro spazio dell’ampio piano marmoreo viene immortalato Gianmarco Tognazzi: e non sembra nemmeno lui nascosto dietro a divertenti lunghi baffi neri, tipici dell’epoca, chiodo scuro, camicia chiara, pantaloni marroni, capello riccio e rossiccio. Magie del make up cinematografico.

Tutto intorno un capannello di turisti e curiosi. Qualcuno tenta un selfie. E sono in tanti a chiedere notizie della storia, incuriositi dall’evocativo titolo impresso sui ciak. Per la cronaca, alcuni degli altri interpreti della pellicola sono anche la romanissima Ilenia Pastorelli assieme a Edoardo Leo, Daniele Trombetti, Emanuel Bevilacqua e Lorenzo Lucchi. A godersi però il bellissimo scorcio romano, in una giornata finalmente calda, c’è solo il quartetto Gassmann-Giallini-Tognazzi-Bruno. E non ci si annoia di certo in questo affollato pomeriggio di arte e spettacolo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero