Alessandro Di Carlo torna a teatro per Capodanno: «L'emozione tra guantoni e papillon»

(di Costanza Ignazzi) Un Capodanno "Superleggero", perché gli italiani, secondo Alessandro Di Carlo, hanno...

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(di Costanza Ignazzi)


Un Capodanno "Superleggero", perché gli italiani, secondo Alessandro Di Carlo, hanno solo bisogno di «Farsi una risata». Così il comico romano torna al teatro Garbatella per un doppio appuntamento: dal 26 al 29 dicembre in "Come viene viene" e poi con il suo "Superleggero tra guantoni e papillon", rivisitato in chiave ultimo dell'anno. «Sarà una serata in cui, almeno per un giorno su 365, non bisogna avere pensieri: solo un goccetto di vino e due risate tra amici e con la mia Pinuccio's band», spiega. 

Ma perché i guantoni? «Tra le altre cose racconto gli inizi della mia carriera, in cui qualche cazzottone artisticamente parlando, l'ho preso - scherza - e il papillon simboleggia proprio il rispondere alle vicissitudini con l'ironia». Di Carlo non dimentica la gavetta, che però lo ha portato esattamente dove voleva andare, dalla tv dove ha lavorato con grandi nomi come Pippo Baudo, al cinema e addirittura sul red carpet di Venezia insieme al regista Dario Albertini.

E quello che consiglia a un ragazzo che volesse intraprendere la sua stessa carriera è ciò che ha fatto lui in prima persona: «Ascoltate i consigli di tutti ma seguite sempre la vostra passione. Questo non è un lavoro ma un'arte, e come tutte le arti è la passione che ti deve mandare avanti. Se siete in cerca di un bonifico l'arte non fa per voi, se siete in cerca di un'emozione invece sì». 

Personalmente, la sua vera passione rimane il one man show: «Mi piace il contatto umano con le persone che vengono a vedermi - spiega - gli occhi delle persone che a teatro ti parlano se hai la sensibilità di osservare e capire». 
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Il Messaggero