«Ho viaggiato molto, per lavoro e per passione, attraversando con ogni mezzo a disposizione, di volta in volta, gran parte del globo terrestre. Lo sottoscrivo senza...
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«Il nostro - sottolinea - non solo è il patrimonio più ricco, ma è anche distribuito in ogni regione e abbraccia tutti i periodi storici. Il merito di tanta bellezza è tutto nostro, dei nostri padri. Quindi questo programma è anche un omaggio a noi italiani, a quanto abbiamo saputo fare nei secoli e a quanto, continuiamo a fare». Dodici tappe di un itinerario fra arte e bellezze naturali nei siti riconosciuti dall'Unesco come patrimonio dell'umanità (l'Italia è la nazione che ne ha di più al mondo - 53 contro i 52 della Cina). «All'estero ci sono bellissimi siti che però rimandano al periodo d'oro del paese, in genere unico - argomenta Angela -. In Italia invece abbiamo capolavori in tutte le epoche: ogni periodo che ci ha preceduto ha lasciato delle meraviglie, è una genialità che fa parte del dna del nostro Paese e degli italiani: i romani con Pompei, Siena nel medioevo, Firenze nel Rinascimento, la Roma barocca, il '700 a Venezia, nell'800 la Reggia di Caserta, se torniamo indietro i greci con la Valle dei Templi». La troupe della Rai che ha lavorato con Angela ha percorso più di 15 mila km, da nord al centro al sud dell'Italia. Tra Agrigento, Assisi, Siena, Matera, Alberobello, Cerveteri e Tarquinia, Milano e il suo "Cenacolo" nelle tante "Meraviglie" italiane che conosciamo - o crediamo di conoscere - Alberto Angela rivela l'impronta di urbanisti sapienti e grandi mecenati, artigiani sconosciuti o geni assoluti come Giotto e Leonardo. Siti dell'Unesco, ma non solo: un viaggio completo che coinvolge anche luoghi che non sono inseriti nel patrimonio Unesco ma lo meriterebbero eccome.
E, grazie ad attori come Philippe Leroy, Sergio Assisi, Andrea Giordana, Giorgio Colangeli, Christiane Filangeri, Violante Placido, Alessandro Tersigni, ogni tappa è scandita da incontri con personaggi come Galileo, l'imperatrice Sissi, Cecco Angiolieri o re Ferdinando di Borbone. «Un viaggio che ci rende orgogliosi di quello che siamo e quello che abbiamo.
La puntata si conclude in Sicilia, nella Valle dei Templi di Agrigento, da sempre meta dei viaggiatori del Grand Tour alla ricerca dell'arte e della cultura della Magna Grecia. Tra le rovine e il Tempio della Concordia, ancora oggi intatto e maestoso, «ripercorreremo la storia di una civiltà antica di 2500 anni alla quale deve tanto la nostra cultura. Andrea Camilleri - racconta Angela - con i suoi ricordi da adolescente ci mostrerà di quanta storia, anche recente, è stata testimone questa valle. Da ragazzino, in bicicletta, corse a vedere se la valle era stata distrutta dai bombardamenti, trovò un militare che cercava l'angolazione perfetta scuotendo la testa... dopo un po' si misero a parlare, quindi gli scrisse il suo nome su un foglietto... era Robert Capa, il più grande fotoreporter di guerra del mondo». “Meraviglie” è una produzione che, come i precedenti eventi di Alberto Angela su Rai1, si avvale della tecnologia 4K HDR, spettacolari riprese con droni, effetti speciali, minifiction, tutto al servizio di una grande operazione culturale di Rai1. «Il nuovo programma di Angela, prodotto e diffuso in 4K - sottolinea il direttore generale della Rai, Mario Orfeo - è ancora una volta la conferma dell'eccellenza editoriale e tecnologica della Rai, che con il proprio impegno alla cultura e all'innovazione assolve alla missione di servizio pubblico rivolto alla valorizzazione del patrimonio culturale e allo sviluppo industriale e tecnologico del Paese». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero