Roma, al teatro Olimpico “Bambini si diventa”, uno show per aiutare gli adolescenti fragili

Roma, al teatro Olimpico “Bambini si diventa”, uno show per aiutare gli adolescenti fragili
Musica, teatro, danza per un progetto dedicato all'infanzia e all'adolescenza. Lo spettacolo “Bambini si diventa”, organizzato dall’Associazione di...

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Musica, teatro, danza per un progetto dedicato all'infanzia e all'adolescenza. Lo spettacolo “Bambini si diventa”, organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale Il Fiore del Deserto in collaborazione con l’associazione Un Due Tre Stella e la Fondazione Luigi Quondamatteo, è in programma lunedì 18 marzo alle 20 al Teatro Olimpico di Roma. Tra i protagonisti della serata anche Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini, che leggeranno “Zorro, un eremita sul marciapiede”, scritto proprio dalla Mazzantini. Ma ci saranno anche le esibizioni della “The Red Band”, diretta dal maestro Giovanni Dessena. Un progetto del conduttore del laboratorio di musica Marco Iacobone e co-conduttrice Nunzia Rosa Mauro che assieme a colleghi musicisti hanno preparato i giovani dell'Associazione Un due tre Stella nella realizzazione delco dal titolo Attimi. La serata vedrà anche la partecipazione della “Piccola Orchestra della Banda Castiglione in Teverina”, e del Corpo di Ballo diretto da Ilaria Nobili e Carlotta Landi.

Ma sarà soprattutto una serata dedicata al tema dei diritti dei minori e del sostegno all’età evolutiva, mostrando in particolare il valore dell’arte quale strumento terapeutico e riabilitativo, un evento di raccolta fondi organizzato dalla Fondazione Luigi Quondamatteo per la realizzazione del progetto "Artenonmente": il nuovo centro di attività educative e di aiuto a bambini e adolescenti in difficoltà.  
Il titolo “Bambini si diventa” è volto proprio a sottolineare come l’accesso all’infanzia, negato a molti, non rappresenti un percorso naturale e scontato. A volte, infatti, “bambini non si nasce ma lo si può diventare”. E lo si può fare all’interno di un sistema che valorizzi il senso di appartenenza ad un gruppo e la creatività dei singoli come strumenti privilegiati di incontro con la propria individualità e con l’altro. Il presidente della Fondazione Gianni Massimo Zito:
«L’idea della Fondazione nasce dall’esperienza dell’Associazione Il Fiore del deserto che in 20 anni di attività ha aiutato e continua ad aiutare i bambini e i ragazzi disagiati. Questo evento di raccolta fondi è organizzato anche in collaborazione con l’Associazione un due tre stella, già centro di accoglienza e recupero di bambini con varie problematiche».














Tutti pronti, tramite l’arte del canto, della musica e del ballo, e presentando le proprie canzoni, ad accompagnarci nel loro mondo. Un universo costituito da storie difficili e piene di sofferenza, ma anche da riscatto, solidarietà e inclusione. La Fondazione Luigi Quondamatteo persegue esclusivamente finalità di solidarietà nel campo dell’assistenza sociale e socio sanitaria, nelle iniziative di beneficenza, nei settori dell’istruzione e della formazione, e per la tutela dei diritti civili. Il nuovo progetto “ArtenonMente”, mira a creare un Centro, uno spazio di aggregazione senza barriere architettoniche aperto a famiglie, scuola e territorio dove relazionarsi, confrontarsi e comunicare. In questa struttura si svolgeranno attività educative, creative e di cura, orientate a bambini e adolescenti con sviluppo tipico e atipico nell’ottica dell’integrazione e del recupero, attraverso laboratori fissi aperti a tutti con cadenza settimanale, corsi specifici, attività libere e seminari informativi. Le azioni programmate hanno lo scopo di creare un alto impatto sul benessere emotivo ed esistenziale, sia dell’individuo che del nucleo familiare. Accanto a queste si prevedono campi estivi, uscite didattiche e progetti di preparazione e messa in scena di performance artistiche annuali. Inoltre, per gli adolescenti che, per motivi di natura sanitaria, non riescono a frequentare le ore curriculari presso i loro istituti scolastici di appartenenza, il Centro offrirà percorsi riconosciuti per una frequenza Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero