“L’Adolescente” di Michelangelo Buonarroti arriva per la prima volta, eccezionalmente, a Roma direttamente dall’Ermitage di San Pietroburgo e ad accogliere...
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«Sono felice - dichiara - di essere vicina a questa opera che viene dalla Russia paese di immenso sapere. La mia ambizione da sempre è quella di diffondere la cultura e farlo per Roma mi rende orgogliosa». Con lei lavorano alla fondazione le figlie Giovanna e Alessia Caruso Fendi che le sono accanto. Ma ci sono anche le giovanissime nipoti Veronica e Angelica. Ideatore della linea artistica è Raffaele Curi. Il Palazzo è illuminato a festa, le luci sono del Premio Oscar Vittorio Storaro, studiatissimi anche i fasci luminosi e le insolite candele che mettono in risalto le meraviglie dell’opera marmorea, un “incompiuto” michelangiolesco che occupa la parte centrale del complesso accanto alla Bocca della Verità.
Ad ammirare il capolavoro Paola e Anna Fendi con Federica, Checco Zalone, Nancy Brilli. Dovrebbe arrivare a momenti Massimo Ghini. Sono stati chiamati all’evento Gianni Quaranta, Sandra Carraro, Melania Rizzoli. E ancora tra le ghirlande di alloro che annunciano Natale, tra le architetture antiche rilette per volere di Alda Fendi dal genio di Jean Nouvelle, a sentir raccontare di questo pregevole Giovane che il genio italiano ha ricavato da un marmo di seconda mano, ci sono Roberto Herlizka e tanti altri. Il protagonista assoluto è “L’Adolescente”, in quella sua posa triste e accovacciata. La sua presenza a Roma segna l’inizio del triennio di collaborazione sancito da un accordo tra la Fondazione Alda Fendi e l’Ermitage che consentirà l’esposizione ogni anno nella Capitale.
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Il Messaggero