A Siracusa sarcofagi e misteri del nascondiglio di Deir El-Bahari

Lo studio di un sarcofago allo scanner
Tesori egizi mai conosciuti. Nella mostra "La Porta dei Sacerdoti – I sarcofagi egizi di Deir el-Bahari" , in corso presso la Galleria...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Tesori egizi mai conosciuti. Nella mostra "La Porta dei Sacerdoti – I sarcofagi egizi di Deir el-Bahari" , in corso presso la Galleria Montevergini di Siracusa fino al 7 novembre, una collezione straordinaria di sarcofagi e altri preziosi reperti ritrovati nel secondo Nascondiglio di Deir el-Bahari, risalenti alla XXI dinastia (1070-900 a.C.) e appartenenti al corpo Sacerdotale di Amon:  139 pezzi tra i quali  la mummia di un bambino  e alcuni reperti mai esposti neanche a Bruxelles. Tutti provengono infatti  dalla Collezione Egizia del Musées Royaux d’Art et d’Histoire di Bruxelles che conserva i tesori di questa incredibile tomba collettiva scoperta casualmente nel 1891 nella quale furono ritrovati non meno di 450 sarcofagi ed un numero incalcolabile di suppellettili funerarie.

 

Ma non solo: la mostra sui reperti del Nascondiglio è infatti eccezionale perché è il perno di studio e conservazione dei sarcofagi e mummie egizie  della XXI dinastia che coinvolge i maggiori musei e laboratori del mondo e che vede la partecipazione dell’Istituto Europeo del Restauro in prima linea. Grazie all’utilizzo del modulo laboratoriale-espositivo Europa l’equipe dell’IER sta concludendo il restauro di sei sarcofagi splendidamente decorati – a cui si aggiungono preziose tavole di mummia e numerosi reperti facenti parte dei corredi funerari risalenti alla XXI Dinastia (1070-900 a.C.) – offrendo alla città aretusea e ai suoi ospiti internazionali un’esperienza di cultura e di tecnologia unica al mondo. Il pubblico può infatti assistere dal vivo e in diretta all’intervento di restauro e al tempo stesso interagire con gli operatori, guidati da Teodoro Auricchio, tra  i massimi esperti mondiali di restauro ligneo, che utilizzano sofisticati elettroutensili Bosch Professional con interfaccia 3D e automazione via web e smartphone. Si sono così potute estrarre con facilità le vite aggiuntive dei sarcofagi posizionati dal  restauratore Armand Bonn nel 1894. E proprio durante i lavori cominciati a marzo ben nascosto all’interno di uno dei sei sarcofagi è stato trovato un biglietto da visita firmato da Armand Bonn, lasciato dal restauratore francese l’8 febbraio del 1864. «Si tratta di un ritrovamento unico -  commenta Teodoro Auricchio, presidente dell’Istituto Europeo del Restauro -Bonn lo infilò, con grande cura, tra le assi di legno di un sarcofago per immortalare il suo lavoro». Nascosta in un altro sarcofago è stata invece ritrovata una busta con tanto di francobollo, inviata dal restauratore francese a se stesso; al suo interno una breve lettera in cui Bonn scriveva di aver restaurato i sei sarcofagi. Adesso si cercano dunque altre tracce nascoste tra il legno degli altri preziosi manufatti per comprendere l’arte del restauro ottocentesco dell’espertodelle “riparazioni invisibili”.

 
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero