A Farronato il prossimo padiglione Italia della Biennale Arte 2019

Milovan Farronato, curatore del Padiglione Italia della prossima Biennale Arte
Sarà Milovan Farronato il curatore del prossimo padiglione Italia alla Biennale Arte di Venezia del 2019. Lo anticipa il ministro di Beni culturali e turismo Alberto...

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Sarà Milovan Farronato il curatore del prossimo padiglione Italia alla Biennale Arte di Venezia del 2019. Lo anticipa il ministro di Beni culturali e turismo Alberto Bonisoli, che ha scelto il nome di Farronato nella terna proposta dalla dg arte contemporanea e architettura Federica Galloni.


Farronato è attualmente direttore e curatore della Fiorucci Art Trust. Il progetto di Farronato, spiega il ministro Bonisoli, è «molto originale e innovativo anche dal punto di vista dell'allestimento, valorizza il lavoro degli artisti e pone il Padiglione in linea con il panorama artistico internazionale».

Si tratta, sottolineano dal ministero di Via del Collegio Romano, di un progetto che si concentra su un gruppo limitato di artisti a cui verrà dato spazio per presentare le proprie opere e indagare i loro universi creativi.

Direttore e curatore del Fiorucci Art Trust, per il quale ha sviluppato dal 2011 il festival Volcano Extravaganza a Stromboli, Farronato ha fondato nel 2014 assieme all'artista Paulina Olowska il simposio Mycorial Theatre a Rabka, in Polonia, che nel 2016 è migrato a San Paolo, Brasile. Ulteriori collaborazioni includono le Magazine Sessions (nel 2016) con le Serpentine Galleries di Londra.

Ha inoltre concepito The Violent No! all'interno della 14/a Biennale di Istanbul nel 2015. Dal 2005 al 2012 è stato direttore dell'organizzazione no profit Viafarini e Curatore presso DOCVA Documentation Centre for Visual Arts, Milano. Dal 2006 al 2010 è stato curatore associato della Galleria Civica di Modena, per la quale ha curato nel 2006 la mostra collettiva Egomania e le personali di Ugo Rondinone e Yayoi Kusama; nel 2007, la personale di Katharina Fritsch; nel 2008, la bipersonale di Runa Islam e Tobias Putrih e nel 2009 la personale di Christian Holstad.


È stato professore di Cultura Visiva al CLADEM, Università IUAV, Venezia, dal 2008 al 2015. Tra le mostre curate da Farronato il Mibact ricorda Nick Mauss, Illuminated Window, La Triennale e Torre Velasca, Milano 2017; Lucy McKenzie, La Kermesse Héro‹que, alla Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia 2017; Si Sedes Non Is presso The Breeder Gallery, Atene, 2017. Ha fatto parte del team curatoriale del Dhaka Art Summit, 2017 e fa parte del Development Committee della Chisenhale Gallery a Londra. I suoi testi sono stati pubblicati da Mousse Magazine, Flash Art, ATPDiary, CURA, Artribune, Tate Etc., L'Uomo Vogue, Fashion Trend, tra gli altri. La scelta del ministro è l'ultimo passo di una procedura di selezione alla quale erano stati invitati in tutto dieci curatori, ovvero Antonia Alampi; Laura Barreca; Andrea Bellini; Alfredo Cramerotti; Milovan Farronato; Luigi Fassi; Andrea Lissoni; Bruna Roccasalva; Francesco Stocchi; Roberta Tenconi. 
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Il Messaggero