Startup: nasce la rete euromediterranea per spingere gli investimenti

Startup: nasce la rete euromediterranea per spingere gli investimenti
BRUXELLES - Mappare le startup nella regione del Mediterraneo, mettere in contatto investitori e innovatori, "ma soprattutto creare un ecosistema vivo che interagisca per...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

BRUXELLES - Mappare le startup nella regione del Mediterraneo, mettere in contatto investitori e innovatori, "ma soprattutto creare un ecosistema vivo che interagisca per aggiungere valore alle economie locali, e di riflesso all'Europa". È quanto si propone di fare 'Startup Europe Mediterranean' (Semed), un'iniziativa promossa dall'azienda pavese FacilityLive in collaborazione con Startup Europe e la Commissione europea. Il lancio ufficiale di Semed è previsto per marzo a Matera, Capitale Ue della cultura 2019, ma già oggi ne è stato servito un antipasto durante un evento al Parlamento europeo.

 

"Partiamo con il coinvolgimento dei partner istituzionali nel network, che includerà aziende, investitori, centri di ricerca, università", spiega Gianpiero Lotito, CEO di FacilityLIve. La base operativa del progetto sarà a Pavia, mentre a Potenza saranno gestite alcune attività e Matera sarà teatro nei prossimi mesi di numerose iniziative legate a Semed. "L'idea è di creare ponti, fra Bruxelles e il Mediterraneo, Pavia e Matera, la Basilicata e il Nord Africa - continua Lotito - ad esempio, gli investitori potranno trovare delle startup su cui investire e gli innovatori creare collaborazioni". Nessun investimento pubblico è previsto in questa fase per l'iniziativa che vuole auto sostenersi. Semed è stato inserito come "esempio positivo di cooperazione" in un rapporto iniziativa sulla situazione nei Paesi della primavera araba, che a marzo sarà votato dal Parlamento Ue. "È un modo per dare sostegno politico all'iniziativa", spiega Brando Benifei (Pd), autore dell'emendamento su Semed, "che va nello stesso senso di altre azioni intraprese dalla Commissione Ue come il Trust fund per l'Africa, con un orientamento meno di sussistenza e più di partnership pubblico-privato. Serve un salto di qualità".

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero