OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
BRUXELLES - Il Parlamento europeo continua a dare sostegno e aiuti ai più bisognosi fornendo pasti, alloggio e un centro di depistaggio Covid-19. Lo precisa una nota dell'Eurocamera ricordando che, malgrado le attuali misure precauzionali per contenere la diffusione del virus, l'istituzione prosegue nelle sue attività legislative, di bilancio e di controllo.
In quest'ottica il Parlamento europeo ha contattato le autorità locali per offrire il proprio sostegno nell'affrontare le conseguenze socioeconomiche della crisi nei suoi tre principali luoghi di lavoro, Bruxelles, Strasburgo e Lussemburgo. Di conseguenza, sono in atto diversi accordi con le autorità locali per rispondere a richieste ed esigenze specifiche dovute alle circostanze attuali. "Siamo tutti coinvolti in un'emergenza che tocca la vita delle persone. Questa crisi deve spingere tutti noi, comprese le istituzioni, a dare il buon esempio", ha affermato il presidente del Parlamento europeo David Sassoli.
In particolare a Bruxelles il Pe grazie ai suoi servizi logistici fornisce circa 7.000 pasti a settimana, dallo scorso 14 aprile, distribuiti in collaborazione con varie associazioni di beneficenza: Resto du Coeur Saint Gilles, DoucheFLUX, Croce Rossa, Madre Teresa e CPAS Ixelles. Il Parlamento ha anche iniziato a fornire pasti per il personale medico dell'ospedale Saint Pierre. Inoltre, a 100 donne vulnerabili è stato offerto un riparo nei locali del Pe. Il Samusocial della Regione di Bruxelles gestisce le installazioni completamente attrezzate nell'edificio Kohl dell'Eurocamera dal 29 aprile.
A Strasburgo il Parlamento coopera con la Croce Rossa locale in coordinamento con la città e fornisce 500 pasti al giorno, sette giorni alla settimana per le persone bisognose. In accordo con la Prefettura del Basso Reno, un centro di screening del Covid-19 è stato aperto al Parlamento europeo a Strasburgo l'11 maggio nell'edificio Louise Weiss. Quattro laboratori di diagnostica medica della regione sono responsabili dei test della popolazione generale e le azioni sono supervisionate dall'Agenzia sanitaria regionale del Grand-Est (Ars) e dalla Prefettura del Basso Reno. Anche in questa città il Pe ha offerto la sua flotta di auto/camion per il trasporto di forniture, se necessaria. Non da ultimo il Lussemburgo dove il Pe collabora con le associazioni locali Abrigado, Caritas e Croce Rossa e fornisce 500 pasti al giorno, sette giorni alla settimana per le persone bisognose. Cabine con finestre di vetro usate per le missioni esterne sono state fornite anche a una casa di cura a Bettembourg per consentire ai residenti di vedere i loro parenti, dopo lunghe settimane di confino, senza il rischio di rimanere contaminati.
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero