Notai europei, nel futuro dell'Ue banca dati sulle successioni

Notai europei, nel futuro dell'Ue banca dati sulle successioni
BRUXELLES -  Una proposta legislativa per limitare la doppia imposizione sulle successioni, una banca dati europea per le eredità e la condivisione a livello Ue dei registri...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

BRUXELLES -  Una proposta legislativa per limitare la doppia imposizione sulle successioni, una banca dati europea per le eredità e la condivisione a livello Ue dei registri matrimoniali, delle unioni civili registrate, dei certificati di successione, delle procure e dei testamenti biologici: queste alcune delle proposte emerse dalla consultazione interna della Cnue, il Consiglio dei notariati dell'Unione europea, dedicata a formulare delle proposte per la piattaforma digitale della Conferenza sul futuro dell'Europa.

Nel documento, presentato durante un evento online assieme alla commissaria Ue alla trasparenza, Vera Jourova, i notai europei hanno sottolineato l'importanza di "definire e regolamentare la successione attraverso un'adeguata legislazione europea, che tenga conto del patrimonio digitale del defunto come indirizzi e-mail, password, numeri di conto, foto, video, musica". Dalla consultazione emerge anche la volontà della categoria di "inserire, in occasione di una futura riforma dei trattati, un esplicito riferimento nel preambolo al diritto romano-germanico come patrimonio comune europeo". "Le professioni legali svolgono un ruolo chiave nel garantire la tutela dei diritti fondamentali e nel rafforzare lo stato di diritto in Europa.

Accolgo con favore i suggerimenti della Cnue pensati affinché i cittadini dell'Ue possano beneficiare di sistemi giudiziari moderni, efficaci e accessibili", ha commentato Jourova durante il suo intervento alla presentazione.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero