Un microrobot chirurgo capace di navigare nel corpo per rimuovere tumori dell'apparato digerente, un 'sesto dito robotico' per le persone colpite da ictus in stato...
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Curata per il secondo anno consecutivo da Bruno Siciliano, dell'Università Federico II di Napoli, la sezione di robotica affronta tre temi: l'uso dei robot in medicina, lo sviluppo dei droni al di là degli hobby e il mondo dei robot 'in noi e intorno a noi'. Il dito robot sarà presentato dal gruppo del Sirs lab, (Siena Robotics and Systems Lab), diretto da Domenico Prattichizzo. Il robot chirurgo è stato, invece, realizzato dal gruppo di Alberto Arezzo, del Dipartimento di scienze chirurgiche dell'Università di Torino, e può essere usato anche per scopi diagnostici. Mentre il progetto di drone soccorritore, denominato Sherpa, porta la firma dei ricercatori dell'Università di Bologna, coordinati da Lorenzo Marconi. Tra i soccorritori anche il primo progetto di robot dalla mobilità ibrida, aria e terra.
Si chiama 'Hyflyers' ed è stato realizzato da Juha Roning e Vincenzo Lippiello, rispettivamente dell'Università finlandese di Oulu e dell'Università Federico II di Napoli. Permetterà di raggiungere ed esplorare in sicurezza siti a rischio, come quelli industriali, limitando i pericoli per i lavoratori. Alla Maker Faire sarà illustrato anche il progetto 'Robocup' del gruppo dell'Università Sapienza di Roma coordinato da Daniele Nardi. Mira a realizzare una squadra di calcio formata da giocatori robot umanoidi completamente autonomi, in grado di sfidare e battere i campioni del mondo in carica. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero