Make to Care, il premio alle invenzioni per persone con disabilità. Vincono l'app CapisciAME e la Sedia smart

Make to Care, il premio alle invenzioni per persone con disabilità. Vincono l'app CapisciAME e la Sedia smart
Make to Care, il premio per gli innovatori che mettono il loro ingegno al servizio del mondo della disabilità, promosso da Sanofi e coordinato da Filippo Cipriani,...

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Make to Care, il premio per gli innovatori che mettono il loro ingegno al servizio del mondo della disabilità, promosso da Sanofi e coordinato da Filippo Cipriani, è giunto alla quinta edizione, finalizzata a far emergere e facilitare la realizzazione e diffusione di soluzioni innovative per dare risposte ai bisogni reali delle persone che convivono con una disabilità. "Abbiamo sviluppato negli anni grande attenzione nei confronti di chi vive con la disabilità ed abbiamo oggi i due vincitori, i cui progetti nascono da una sensibilità personale in contesti di collaborazione" ha detto Cipriani anticipando i vincitori.

Quest'anno a Maker Faire, il premio è stato assegnato a due makers, scelti tra gli 8 progetti finalisti. Si tratta dell'app CapisciAMe, del giovane ingegnere messinese Davide Mulfari, e la Sedia Intelligente, progettata da Dario Dongo, presidente di Égalité Onlus. 

In collegamento con MF uno dei vincitori, Davide Mulfari, insieme al padre informatico che l'ha supportato nella realizzazione, che ha progettato l'app. “CapisciAMe” utilizza approcci di machine learning per il riconoscimento vocale automatico in presenza di disartria. L'app, disponibile su Play Store, consente agli utenti con disturbi del linguaggio di "donare" i propri campioni vocali, pronunciando parole chiave selezionate. I contributi audio vengono archiviati nel cloud, sono elaborati da algoritmi basati sull'intelligenza artificiale per riconoscere alcuni comandi vocali. Dopo il processo di formazione, si può ottenere una versione dell'app personalizzata sul proprio device. Tra le varie azioni di CapisciAME c'è anche la possibilità di comandare un robot che interagisce con la voce registrata sull'app.



Il secondo vincitore è Dario Dongo, anche lui collegato a distanza, che ha illustrato il funzionamento della Sedia intelligente: "una sedia a rotelle con una bassa tecnologia che ne garantisce una grande affidabilità, realizzata grazie all'impegno non solo mio, ma di tanti amici con disabilità. L'abbiamo dotata di un motorino elettrico collegato con la ruota anteriore che si attacca e stacca e facilità, utilizzabile facilmente senza dipendere da aiuti esterni" ha spiegato Dongo. La sedia intelligente è superleggera in titanio, intelligente poiché dotata di sospensioni che alleggeriscono strade sconnesse e punti stradali, con un sistema di sollevamento che consente agli utenti di superare la "linea invisibile" dei banconi, ha una seduta regolabile in altezza che favorisce l’interazione con chi è in piedi, facilitando di fatto le operazioni quotidiane. 



I vincitori si aggiudicano un’esperienza formativa in Israele, la “startup Nation” per eccellenza.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero