L'apertura del Giubileo affossa i commercianti: -5% nel weekend. Ma il trend per le feste natalizie rimane positivo

L’apertura del Giubileo mette in crisi i commercianti del centro di Roma. L’allarme arriva direttamente dal presidente di Confcommercio Rosario Cerra dopo...

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L’apertura del Giubileo mette in crisi i commercianti del centro di Roma. L’allarme arriva direttamente dal presidente di Confcommercio Rosario Cerra dopo l’ultimo weekend e la festività dell’Immacolata Concezione. Secondo l’associazione, nel ponte appena trascorso, i negozi interessati dal sistema di sicurezza messo in atto per proteggere il cuore della città, hanno visto diminuire i loro incassi del 5%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Una flessione dovuta solo ed esclusivamente all’overture dell’evento religioso che ha portato a San Pietro milioni di pellegrini e ha lasciato a casa gran parte degli amanti dello shopping. Ma nulla è perduto, però. Secondo i dati dell’ente, infatti, la previsione per le festività natalizie indica un +5% in tutti i settori commerciali. Un trend positivo che sembra rispecchiare l’andamento dell’economia del Paese.

Ma per non disperdere questo tentativo di risveglio finanziario il responsabile di Confcommercio Roma Rosario Cerra lancia un avvertimento alle istituzioni: “Chiediamo che le istituzioni non mettano degli ostacoli rispetto a questa timida ripresa". Non solo. Per aiutare un rilancio economico più veloce negli esercizi commerciali del centro storico, troppo spesso blindato, l’associazione ha pensato di creare “Confcommercio centro di Roma”, l’entità che raccoglie le strade e le piazze più preziose del centro storico. Secondo Rosario Cerra: “Quello di oggi e' il primo passo che facciamo sulle grandi federazioni del territorio. Siamo partiti dal centro di Roma,ma questo e' un processo che vale per tutto il territorio: questo progetto verrà esportato in tutte le aree commerciali di Roma”.

Sulla stessa lunghezza d’onda David Sermoneta, presidente e coordinatore della nuova associazione: “Non esiste centro se non esiste Roma. Dobbiamo tornare a valorizzare il commercio di vicinato e le botteghe storiche. Ci occuperemo quindi di macroproblemi come sicurezza, decoro, servizi e trasporto. Affronteremo proprio la qualità della vita perchè dobbiamo avere una visione comune".

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Il Messaggero