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BRUXELLES - L'Italia si conferma un "innovatore moderato" in Ue e, ferma al 19esimo posto, registra prestazioni lontane dalla media europea soprattutto nel capitale umano, nei finanziamenti alle Pmi e nella collaborazione internazionale. Emerge dall'indice annuale sull'innovazione pubblicato dalla Commissione Ue.
L'Ue conferma il sorpasso dello scorso anno sugli Stati Uniti, con Danimarca, Finlandia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Svezia "leader dell'innovazione" con prestazioni ben superiori alla media Ue (fissata a un punteggio di 90). Seguono gli "innovatori forti", tra cui Germania e Francia. L'Italia è, insieme ad altri 12 Paesi, un "innovatore moderato", mentre chiudono la classifica Bulgaria e Romania.
Nel 2019 l'Italia ha fatto registrare un punteggio di 82,8, in costante aumento negli ultimi nove anni, scrive Bruxelles. A fare da traino sono soprattutto le Pmi innovative, i settori intellettuali (brevetti) e la ricerca. I punti deboli sono invece rappresentati da capitale umano e istruzione terziaria, investimenti in venture capital, collaborazione internazionale e penetrazione della banda larga.
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